La Fed vuole mantenere "aperte le opzioni" sull'evoluzione dei tassi di interesse. I componenti del Federal Open Market Committee (Fomc) ribadiscono che non si procederà "su un percorso predefinito", ma che le future decisioni sui tassi "saranno prese in base ai dati economici". È quanto emerge dalle minute dell'ultimo vertice di politica monetaria della banca centrale americana, nel quale fu deciso di abbassare i tassi per la prima volta dal 2008, con un taglio dello 0,25%.
Dal resoconto della riunione del 30-31 luglio emerge, inoltre, che la maggior parte dei membri del Fomc ha ritenuto che la decisione di tagliare, per la prima volta da 10 anni, i tassi Usa "sia un aggiustamento di metà ciclo, in risposta all'evoluzione delle prospettive economiche negli ultimi mesi" e una sorta di "assicurazione" per "ricalibrarsi meglio" contro gli effetti del "rallentamento economico globale e l'incertezza delle politiche commerciali".
Proprio in merito alla decisione di abbassare il Fed fund di un quarto di punto, portandolo tra il 2% e il 2,25%, nei verbali si evidenzia come due membri della Fed avrebbero preferito un taglio di mezzo punto invece che di un quarto di punto.
La bassa crescita globale e le tensioni commerciali possono "rallentare l'economia statunitense", si legge ancora nei verbali. I partecipanti alla riunione hanno sottolineato che "i rischi associati all'incertezza del commercio sono un vento contrario persistente" e le incertezze derivanti dalle tensioni commerciali "non sembrano essere in grado di dissiparsi molto presto".