Dopo cinque anni di ricerca e sviluppo, la Banca Popolare cinese ha annunciato di essere pronta a lanciare una nuova valuta digitale, basata su tecnologia blockchain. A pochi mesi dalla presentazione della moneta di casa Facebook, Libra, la banca aveva già fatto sapere di aver accelerato i lavori per la realizzazione di una propria criptovaluta, studiata specificamente per essere utilizzata in un “mercato al dettaglio di piccola scala e ad alta frequenza”, come riporta la stampa locale. In particolare, la nuova valuta recepisce le critiche mosse dalla Cina a Libra, che avrebbe voluto sottoposta al controllo di un’autorità monetaria, anche a garanzia contro potenziali rischi di stabilità sul cambio internazionale.
Così la nuova moneta cinese - per la quale non è ancora stata annunciata una data di lancio - sarà erogata sotto la supervisione della banca nazionale del Paese, al contrario di quanto avviene normalmente con le criptovalute dette “decentrate”. “Libra deve essere vista come una moneta straniera e quindi dev’essere sottoposta alle norme cinesi che regolano questo tipo di valute”, ha commentato durante l’evento il responsabile dell’autorità nazionale cinese per le valute estere, Sun Tianqi.
Secondo quanto riporta Bloomberg, per utilizzare la valuta sarà necessario scaricare un’app sul proprio dispositivo, attraverso la quale è possibile convertire gli yuan nella moneta digitale, oltre a fare e ricevere pagamenti. Tuttavia, la Banca del Popolo Cinese potrà monitorare ogni spostamento di denaro.
In un comunicato ufficiale rilasciato a inizio agosto, la banca spiega che “accelererà la ricerca sulla valuta digitale”, monitorandone lo sviluppo sia in Cina che all’estero.
Non c’è dubbio che dopo l’annuncio di Libra, governi, banche e autorità regolatrici di tutto il mondo dovranno accelerare i propri piani e avvicinarsi alle valute digitali - ha spiegato a Bloomberg Dave Chapman, direttore esecutivo del BT Technology Group -. Devono tenere in considerazione la possibilità che valute non governative possano avere drammatici effetti sulla finanza e i pagamenti”.