La Fed taglia i tassi di interesse di un quarto di punto per la prima volta dal 2008. Il presidente Jerome Powell chiarisce subito che quello deciso oggi "non è l'inizio di una lunga serie di tagli" ma rappresenta "un aggiustamento di metà ciclo economico". Poi corregge il tiro: non è l'inizio di un ciclo ma potremmo tagliare ancora.
"Permettetemi di essere chiaro. Ho detto che non è l'inizio di una lunga serie di tagli dei tassi. Non ho detto che è solo uno o qualcosa del genere", spiega.
Wall Street vira in negativo, poi riduce le perdite per chiudere in rosso: il Dow Jones cede 1,23% a 27.683,11 punti il Nasdaq perde l'1,19% a 8.175,42 punti. L'euro cala sotto la soglia di 1,11 sul dollaro per la prima dal 2017, perdendo lo 0,50% e il dollaro si rafforza. I mercati non sembrano dunque gradire fino in fondo la decisione della Federal Reserve da cui si aspettavano una mossa più coraggiosa: l'obiettivo infatti era proprio quello di contrastare un dollaro "troppo forte" come lo aveva definito Trump, e rendere così più attraenti le esportazioni e stimolare l'economia.
La decisione di tagliare i tassi al termine della riunione del Fomc non è stata unanime, due membri su otto hanno votato contro ed è stata la prima volta da quando Powell si è insediato nel 2018. Inoltre la Fed ha deciso di mettere fine al suo programma di riduzione del bilancio in anticipo rispetto ai tempi previsti. Nel comunicato, il Fomc spiega che ridurrà il bilancio nel mese di agosto, "due mesi prima di quanto precedentemente indicato". Questo è un altro punto sul quale erano focalizzate le attenzioni di mercato.
Powell illustra in conferenza stampa anche il perché della sua mossa e cioè assicurare l'economia Usa dai rischi al ribasso. "Le prospettive per l'economia statunitense sono favorevoli e questa misura è stata progettata per sostenere questa prospettiva", spiega. "Intende agire - aggiunge - come un'assicurazione contro i rischi di una debole crescita globale e dell'incertezza della politica commerciale".
"Monitoreremo molto attentamente gli indebolimenti della crescita globale, se frenerà o accelererà", dice ancora aggiungendo che ci sarà anche molta attenzione "alle dispute commerciali" che rappresentano una novità per la banca centrale. "è qualcosa con cui non abbiamo avuto a che fare prima d'ora e stiamo imparando di volta in volta", afferma.
Inoltre precisa che non vi è alcuna considerazione "politica" dietro al taglio dei tassi.