La data per presentare le offerte per Alitalia resta quella di lunedì prossimo 15 luglio. Oggi, entro le 18, le buste arriveranno sulla scrivania di Mediobanca, advisor di Fs nell'operazione, che dovrà valutare la solidità finanziaria delle proposte. La novità è che le offerte potranno non essere vincolanti, questo per permettere ad Atlantia di approfondire il dossier.
Oggi fonti del Mise hanno sottolineato che il ministro Luigi Di Maio ha espresso "la totale neutralità rispetto ai players che ad oggi hanno manifestato interesse, formale e non formale, nella newco". "Non esistono pregiudizi così come non esistono preferenze, questo nel rispetto di un'operazione di mercato la cui quota maggioritaria della stessa newco sarà detenuta da Fs e Mef. Si ribadisce ancora una volta che la scadenza ultima e inderogabile per la chiusura del consorzio sarà il 15 luglio", proseguono le fonti. In pratica, nessuna volontà di limitare l'intervento di Atlantia coinvolgendo altri potenziali partner, dal gruppo Toto a Claudio Lotito passando per l'azionista principale di Avianca, German Efromovich.
Come sarà composta la cordata
Lunedì, dopo il Cda, Fs non dovrà presentare a Mise e commissari, un piano industriale definitivo sempre nell'ottica di dare il tempo necessario ai componenti la cordata di partecipare alla stesura dello stesso. Consorzio che a meno di sorprese dell'ultim'ora vede appunto Fs con una quota del 37,5%, Mef al 15%, Delta al 15% che però, almeno secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe crescere fino al 18-20% e il resto nelle mani di Atlantia che dovrebbe così avere una quota nella newco tra il 25% e il 30%.
In questo modo, come affermato da Di Maio, la maggioranza della nuova Alitalia sarebbe nelle mani 'pubbliche' di Fs-Mef. Da lunedi' in poi i soci si metteranno al lavoro per definire la governance e il piano industriale, lavoro che non sara' ne' breve ne' facile, al termine del quale arriveranno le vere e proprie offerte vincolanti.
Il tempo tuttavia stringe perché nelle casse di Alitalia ci sono circa 430 milioni di euro, cifra sufficiente ad arrivare a fine anno. Poi ci dovranno pensare i nuovi soci. Sul fronte regolatorio la nuova compagine dovrà fare i conti con l'Ue che ha aperto una procedura per aiuti di stato dopo il prestito ponte da 900 milioni di euro del Mef. Bisognerà vedere cosa farà Bruxelles quando il Tesoro, quasi sicuramente, convertirà il prestito in una quota della nuova compagnia.