Per il Movimento la revoca delle concessioni ad Autostrade è un dovere morale

VINCENZO PINTO / AFP - Esplosione Ponte Morandi
Agf - Ponte Morandi
  1. Il ritorno al costo medio ponderato del capitale oltre il 10% lordo, corrispondente ad una rendita del 7-8% netto a fronte di rendimenti dei titoli di Stato intorno al 2-3%. Ritorni di capitale altissimi, fuori mercato;
  2. Condizioni capestro nel caso in cui si volesse revocare anticipatamente la concessione, con l'obbligo per lo Stato di risarcire al concessionario i presunti profitti che avrebbe percepito fino alla fine della concessione (nel caso di Aspi fino al 2038);
  3. Extra profitti sui dati del traffico: nei piani finanziari i concessionari tenevano basse le previsioni di traffico per poter giustificare aumenti di tariffa e quando il volume di traffico reale si dimostrava superiore alle previsioni i ricavi tornavano solo in piccola parte in un fondo speciale, mentre la maggior parte veniva intascata dai concessionari;
  4. Scarsi controlli da parte del concedente del Ministero per quanto riguarda la manutenzione: i controlli venivano fatti spesso e volentieri senza andare a provare sul campo le condizioni delle autostrade.
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