Spotify, piattaforma per l'ascolto di musica in streaming, ha chiuso il primo trimestre 2019 con un fatturato di 1,51 miliardi di dollari (+33% anno su anno), superando le attese. Più debole del previsto, invece, il risultato netto, con una perdita di 142 milioni. Gli utenti attivi ogni mese sono 217 milioni, con la piattaforma che per la prima volta raggiunge i 100 milioni di abbonati. È da qui che arriva il grosso del fatturato (1,38 miliardi), a fronte dei 126 milioni generati dalla pubblicità.
Dalla trimestrale di Spotify emerge una composizione della platea in evoluzione. Gli abbonati (+32%) crescono più degli utenti che accettano di avere meno funzioni e interruzioni pubblicitari in cambio della gratuità (+21%). Di conseguenza, anche il fatturato generato dagli utenti paganti (+34%) viaggia a un ritmo superiore rispetto a quello degli incassi pubblicitari (+24%).
La spinta - spiega Spotify - arriva dai risultati migliori del previsto registrati in Canada e Stati Uniti e dalla "forte crescita" dei 'Piani famiglia' (quelli che permettono condivisione e gestione all'interno dello stesso nucleo familiare). La crescita è stata sostenuta anche dalle offerte di abbonamento in abbinamento con Google Home Mini e la piattaforma di streaming video Hulu.
Peggio del previsto gli incassi da pubblicità, soprattutto negli Stati Uniti e in Australia. Un passaggio a vuoto dovuto agli annunci video. Spotify afferma però di aver già messo mano a questo inconveniente, registrando "un forte progresso" nelle prime settimane del trimestre in corso.
Nonostante l'incremento del fatturato e il successo degli abbonamenti, l'Arpu (cioè l'incasso medio per ogni utente) è lievemente calato, a 4,71 dollari. La flessione, prevista dalla piattaforma, è dovuta "al cambiamento della distribuzione geografica e al mix dei prodotti". In altre parole, le offerte e la spinta in nuovi mercati (accompagnata dai periodi di prova gratuiti) esercita qualche pressione al ribasso. Una pressione, definita "moderata", che dovrebbe continuare nel corso del 2019. A oggi Spotify è presente in 79 Paesi. E a febbraio è entrato in un mercato particolarmente promettente come l'India, dove ha già 2 milioni di utenti.