Il 17 aprile il Parlamento Europeo ha deciso di supportare uno standard di comunicazione tra automobili basato sulla tecnologia Wifi, anziché sul nuovo protocollo 5G per le telecomunicazioni mobili. L’assemblea era stata chiamata a votare la proposta dell’europarlamentare Dominique Manafort di rimandare la decisione. Tuttavia, il voto ha deciso per l’obbligatorietà del Wifi come standard da utilizzare per le telecomunicazioni tra le automobili, in quanto il 5G non sarebbe ancora disponibile.
A favore del Wifi aziende come Volkswagen, Renault e Toyota. Dall’altra i marchi favorevoli al 5G: Bmw, Daimler, Ford, PSA Group, Deutsche Telekom, Ericsson, Huawei, Intel, Qualcomm e Samsung, come riportato da Reuters.
La decisione avrà un enorme impatto sul mercato sia automobilistico sia delle telecomunicazioni, con la previsione di generare milioni di euro di profitti.
“L’obiezione che ho presentato è stata rigettata dalla sessione plenaria - si è sfogato Riquet su Twitter -, non c’è rispetto per la neutralità tecnologica. Testimonianza del potere delle lobby”. Di fatto, il 5G avrebbe avuto una maggiore capacità di rendere le strade più sicure, permettendo una più ampia interconnessione tra i veicoli rispetto al Wifi, dalla portata limitata.
Secondo quanto riportato da Fasi, oggi la decisione potrebbe essere ancora ribaltata dal Consiglio, che si riunirà il prossimo 3 maggio e potrebbe decidere di rimandare la materia al consiglio. La precedente sessione ha visto Germania, Belgio, Austria e Francia sostenere la mozione pro Wifi, contro Danimarca, Spagna, Lussemburgo e Finlandia. Se il voto dei Paesi membri non dovesse cambiare, la legge verrebbe adottata così come è stata approvata dall’Europarlamento.