Cambia il mondo dell'autonoleggio. E cambia a favore del cliente, dopo che cinque compagnie leader del settore - Avis, Europcar, Enterprise, Hertz e Sixt - hanno modificato le loro modalità di presentazione delle tariffe di fronte alla richiesta della Commissione europea di adottare maggiore trasparenza.
Finora le compagnie non avevano dato completa attuazione ad alcuni degli impegni assunti per poter essere considerate pienamente conformi alla normativa Ue, mentre ora Enterprise e Sixt hanno ormai apportato tutte le modifiche necessarie; Avis si è impegnata ad apportare le restanti modifiche entro maggio 2019; Europcar, di cui ora fa parte anche Goldcar, lo farà entro giugno 2019 ed Hertz si è impegnata ad apportare tutte le modifiche necessarie al più tardi entro il primo trimestre del 2020.
Secondo la Commissaria responsabile per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, Věra Jourová, "non ci saranno più sorprese sgradite al momento della riconsegna di un'auto presa a noleggio. Non c'è nulla di più frustrante di una vacanza che comincia con costi extra, non preventivati, da pagare e contratti complicati da leggere. I consumatori europei devono godersi le loro vacanze fino in fondo, senza doversi preoccupare di eventuali brutte sorprese al momento di saldare il conto."
A cosa si impegnano le compagnie?
- includere tutti gli oneri nel costo totale della prenotazione: il costo indicato al consumatore sul sito Internet corrisponderà ora al costo finale da pagare. Dovrà includere tutti gli extra, ad esempio oneri specifici per il rifornimento di carburante, tasse aeroportuali e supplementi "per giovane conducente" o "per riconsegna in altra località", nel caso in cui il luogo di riconsegna del veicolo sia diverso da quello di ritiro;
- descrivere chiaramente nelle clausole contrattuali, in tutte le lingue nazionali, i principali servizi di noleggio: il consumatore non dovrà ricevere informazioni poco chiare o fuorvianti sulle principali caratteristiche del noleggio, ad esempio sul chilometraggio incluso, sul carburante, sulle norme di cancellazione, sul deposito della cauzione, ecc.;
- rendere chiari, nell'offerta, i costi e i dettagli dei supplementi facoltativi, in particolare le clausole assicurative che riducono l'importo dovuto in caso di danni. I danni coperti dal costo di base del noleggio, in particolare ciò che il conducente può essere ancora chiamato a pagare oltre la franchigia, dovrebbero essere chiaramente specificati. Inoltre, in caso di acquisto di un'assicurazione supplementare o di un'ulteriore copertura per danni causati, dovrebbe essere chiaramente indicato ciò che è escluso o incluso prima che il consumatore apponga la propria firma sul contratto.
La Commissione europea e le autorità nazionali competenti seguiranno da vicino l'attuazione delle restanti modifiche.Sebbene le compagnie interessate dall'azione in questione rappresentino i due terzi di tutti gli autonoleggi privati nell'UE, un ruolo importante in questo mercato è svolto anche da altri operatori commerciali, ad esempio intermediari o compagnie di minori dimensioni. La Commissione europea continuerà a monitorare tutti i soggetti interessati per accertarsi che essi rispettino integralmente le norme dell'Ue per la tutela dei consumatori.
Se le compagnie non rispetteranno i loro impegni, le autorità di tutela dei consumatori potranno decidere di ricorrere a misure coercitive.
Il regolamento Ue sulla cooperazione per la tutela dei consumatori riunisce le autorità nazionali di tutela dei consumatori in una rete paneuropea di applicazione della normativa attraverso la quale l'autorità nazionale di un paese UE può rivolgersi ai suoi omologhi in altri Stati membri per coordinare la risposta ai problemi più diffusi incontrati dai consumatori.
Con il coordinamento dell'autorità britannica garante della concorrenza e del mercato, la rete di cooperazione per la tutela dei consumatori ha avviato contatti con le cinque maggiori compagnie di autonoleggio a seguito di un aumento delle denunce ricevute dai centri europei dei consumatori in tutta l'Unione. Già nel 2017 Avis Budget Group, Enterprise Rent-A-Car, Hertz Europe Limited, Sixt SE e Europcar Mobility Group avevano migliorato le loro pratiche commerciali, le loro clausole contrattuali e le loro politiche interne. La Commissione e le autorità di tutela dei consumatori non erano però soddisfatte del livello di attuazione di alcuni degli impegni assunti e hanno perciò chiesto alle compagnie di apportare ulteriori miglioramenti.