A 165 anni dalla nascita, Levi’s Strauss torna in borsa, riportando sul mercato il brand che ha inventato il blue-jeans. Dopo anni di difficoltà e una crisi iniziata alla fine degli anni novanta, l’offerta pubblica di Levi’s Strauss è anche un successo del suo amministratore delegato, Charles Berg, che negli anni è riuscito a riportare in auge il marchio con nuovi modelli più inclini a intercettare le mode dei giovani.
Giovedì prossimo il brand debutterà con un’offerta pubblica orientata a raccogliere cento milioni di dollari, e un valore atteso compreso tra i 14 dollari e i 16 dollari ad azione. Questo porterebbe l’azienda a una capitalizzazione stimata tra i 5,4 miliardi di dollari e i 6,2 miliardi di dollari.
Nel 1999 l’azienda aveva annunciato la chiusura di undici stabilimenti e il licenziamento di circa 5.900 dipendenti. La comparsa di nuove mode come quella delle tute da ginnastica, oltre alla concorrenza spietata dei capi importati dal mercato asiatico, costrinsero Levi’s a rivedere il proprio assetto, dopo aver registrato un calo delle vendite del 14% in un solo anno, come riportato dal New York Times.
La storia
Emigrato dalla Baviera agli Stati Uniti, Levi Strauss fondò un primo negozio di stoffe a San Francisco nel 1853. Vent’anni dopo, insieme a un partner commerciale, brevettò un nuovo tipo di tessuto rinforzato con dei rivetti, noto oggi con il nome di Denim. L’obiettivo di Strauss era quello di realizzare delle tute adatte alle esigenze dei cercatori d’oro della California, che avevano bisogno di indumenti estremamente resistenti per svolgere il loro lavoro.
Negli anni venti del Novecento i blue-jeans diventarono l’uniforme d’ordinanza degli attori nei film western, che hanno contribuito a rilanciare questo marchio come prodotto alla moda. Il successo dei jeans da allora crebbe in modo costante, fino a diventare negli anni ‘60, l’indumento più diffuso tra i giovani.
Oltre a una salda tradizione nell’immaginario collettivo dell’America, questa aziende è tradizionale anche al suo interno. Morto nel 1902 e senza figli, il fondatore Levi Strauss lasciò tutto in eredità ai nipoti, che da allora se la tramandano di generazione in generazione.