Quando venne introdotto il bail-in in Italia "era ministro Saccomanni che fu praticamente ricattato dal ministro delle finanze tedesco" che avrebbe detto che "se l'Italia non avesse accettato, si sarebbe diffusa la notizia che l'Italia non accettava perché aveva il sistema bancario prossimo al fallimento e questo avrebbe significato il fallimento del sistema bancario".
Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, dopo aver riferito sugli esiti dell'Ecofin in Commissione Finanze del Senato aggiungendo di condividere "l'opinione di Patuelli", secondo il quale il bail-in andrebbe abrogato. Il ministro delle finanze tedesco a cui si riferisce Tria è Wolfgang Schäuble.
Il presidente dell'Abi ha definito la norma europea sul bail-in desueta che va abrogata. "Condivido il fatto che dovrebbe essere abolito", ha spiegato Tria sottolineando però che "non prevedo che in tempi brevi possa essere abolito o che ci sia una convergenza tale che si possa arrivare, almeno per ora e non so se in futuro, all'abolizione" del bail in. "Credo - ha proseguito il ministro dell'Economia - che quando è stato introdotto in Italia fossero quasi tutti contrari, anche la Banca d'Italia in modo discreto si oppose".
"C'è una situazione che può portare alla disgregazione dell'Europa" e "io penso che ci sia il problema di creare una rete di protezione sociale dalle conseguenze della globalizzazione" per "rafforzare" l'Unione europea. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, riferendo davanti alla commissione Finanze del Senato sugli esiti dell'Ecofin. "L'impatto sociale viene lasciato alle politiche nazionali ed è chiaro che in questo modo si creano scontri e incompatibilità tra bilanci nazionali e regole europee", ha aggiunto Tria.