Interessano oltre 15 milioni di famiglie, muovono in totale 5,1 miliardi di euro, con una spesa media a famiglia di 325 euro, circa 140 euro pro capite: sono questi, secondo le stime dell'Ufficio Studi Confcommercio, i numeri dei saldi invernali che partono oggi in Basilicata e Sicilia, domani in Valle d'Aosta e dal 5 gennaio in tutte le altre regioni.
Da Confcommercio arriva anche una serie di suggerimenti per il corretto acquisto degli articoli in saldo:
- Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
- Prova dei capi: non c'è obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante.
- Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.
- Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
- Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
Secondo Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia, "saranno saldi - euro più euro meno - in linea con quelli dello scorso anno, ma avranno la straordinaria opportunità di risvegliare i consumi. I consumatori", sottolinea in una nota, "potranno così tornare a trovare 'vere' occasioni nei nostri negozi; noi commercianti potremo affrontare più sereni le prossime scadenze; le vie ed i centri dei nostri Comuni avranno l'opportunità, offerta dalla moda, per rianimarsi. Rinsaldare le relazioni con i clienti all'insegna della trasparenza del rapporto prezzo/qualità e della fiducia, con professionalità e servizio offerti nei negozi di prossimità. Questo è il 'mood' che caratterizza questo particolare momento di vendite".
Una spesa media di 122 euro a persona
Particolarmente elevata l'adesione di negozianti e consumatori. Secondo Confesercenti, a partecipare alle prossime vendite di fine stagione saranno infatti circa 280 mila attività commerciali, inclusa praticamente la totalità dei negozi di moda e di tessili. "Quest'anno gli sconti di partenza saranno più alti della media e l'assortimento molto ampio, visto il meteo incerto che ha caratterizzato la stagione invernale", spiega Roberto Manzoni, Presidente di Fismo Confesercenti.
Secondo un'indagine Swg/Confesercenti, circa un italiano su due (il 48%) ha già deciso che farà almeno un acquisto, valutando di investire, mediamente, 122 euro a persona, pari a circa 280 euro a famiglia. A questi si aggiunge un ulteriore 27% che valuterà le occasioni di risparmio prima di decidere se acquistare o meno. Solo un italiano su 4 - il 25% ha deciso già di non comprare.
Tra chi compra, il 16% spenderà di più, mentre il 70% cercherà di tenersi sulle stesse cifre dello scorso anno. Si cercheranno, in particolare, calzature: un nuovo paio di scarpe è l'acquisto in saldo più desiderato dagli italiani, indicato dal 28%. Seguono i prodotti di maglieria, preferenza per il 22% di chi partecipa ai saldi, ed i pantaloni (14%). Alto l'interesse anche per i prodotti tessili e moda per la casa (9%) e per i capispalla, come giubbotti e giacconi, ricercati dal 7% dei consumatori.