Piazza Affari ha chiuso la terza seduta settimanale sui valori della vigilia, in un contesto internazionale incerto a causa soprattutto dei dubbi sulla tregua tra Usa e Cina in materia di dazi. Sul fronte interno, il mercato ha beneficiato delle dichiarazioni concilianti sulla trattativa tra Ue e governo arrivate dalla maggioranza, e in particolar modo dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti; con lo spread che si affaccia sotto 280 punti spingendo al rialzo i titoli bancari. Il Ftse Mib finale si è attestato a 19.328 punti, in lieve calo dello 0,13%; All Share -0,19% in un mercato, quello eurpeo, tutto in negativo.
Come detto, acquisti sui bancari con Unicredit a +1,18%, Intesa Sanpaolo 0,80%, Bper +1,86%, Ubi +1,75%, mentre Mediobanca è salita dello 0,21% nel giorno in cui i soci hanno dato il via libera all’accordo di consultazione triennale che vincola il 20% del capitale.
Contrastati i principali energetici (Eni -0,86%, Enel +0,67%), mentre Telecom Italia e Mediaset hanno chiuso rispettivamente a +0,35 e -0,15 per cento. Negativi gli industriali: Leonardo -1,07%, Fca -1,55%, Ferrari -1,88%. (AGI)