Chiusura di seduta in forte rialzo per la Borsa, che sfrutta le notizie favorevoli sulla tregua commerciale tra Usa e Cina, e i segni di disgelo tra Italia e Ue sulla manovra. L'indice Ftse Mib chiude con un rialzo del 2,26% a 19.622 punti, All Share su del 2,22%. Piazza Affari al top tra i listini europei, confortati anche dal buon andamento di Wall Street. Sullo sfondo sono rimasti i segnali preoccupanti di rallentamento economico, con il dato del Pmi manifatturiero di novembre, che segna rallentamento della crescita per la zona euro, e contrazione per l'Italia.
In evidenza i titoli bancari. Intesa sale del 3,15%, Unicredit +3,02%, Ubi +2,43%, Banco Bpm +6,29%, Bper +4,61%. Bene gli altri finanziari. L'alleggerimento delle tensioni sui dazi premia Cnh (+6,40%) e Fca (+3,73%), oltre alla capogruppo Exor (+3,82%). Altri rialzi per i petroliferi, con l'aumento del greggio. Eni +1,87%, Saipem +5,51%, Tenaris +3,44%. Nel lusso bene Moncler (+5,94%), Luxottica +2,49%. Altri rialzi per Prysmian (+5,10%), Stm (+6,02%), Pirelli +3,64%, al palo Tim.
Poche novità, invece, per lo spread: il differenziale tra Btp e Bund tedeschi chiude stabile a 284 punti, sui livelli dell'apertura. Il rendimento del decennale è al 3,151%. Nel corso della giornata, lo spread si era ristretto fino a quota 280 punti, segnando il minimo da due mesi.