Nuovo monito di Bruxelles all'Italia sui conti pubblici: in una lettera inviata al ministero dell'Economia, la Commissione Ue chiede "una relazione sui cosiddetti 'fattori rilevanti' che possano giustificare un andamento del rapporto debito/PIL con una riduzione meno marcata di quella richiesta". Relazione che dovrà essere trasmessa entro il 13 novembre. Il Mef dal canto suo fa sapere che la risposta, alla luce della quale si giustificherà la traiettoria di discesa del rapporto debito/Pil indicata nel Documento programmatico di bilancio, sarà inviata a Bruxelles "rispettando la scadenza indicata". La lettera che chiede chiarimenti, fa sapere il dicastero, è pervenuta "anche negli anni passati" e "giunge a seguito della ‘opinione’ sul Dpb 2019 adottata dalla Commissione il 23 ottobre scorso". Secondo Bruxelles, "l’ampia espansione di bilancio prevista per il 2019 è in netto contrasto con l'aggiustamento di bilancio raccomandato dal Consiglio. Questa traiettoria di bilancio, unita ai rischi al ribasso per la crescita del Pil nominale, sarà incompatibile con la necessità di ridurre in maniera risoluta il rapporto debito/Pil dell'Italia". Aggiunge la Commissione: "Il debito pubblico italiano rimane una vulnerabilità cruciale. Un debito pubblico così elevato - spiega la Commissione - limita lo spazio di manovra del governo per spese più produttive a beneficio dei suoi cittadini. Date le dimensioni dell'economia italiana, è anche una fonte di preoccupazione per l'area euro nel suo complesso".