Quota 100 porta ad un aumento di 100 miliardi del debito pensionistico. Lo ha affermato il presidente dell'Inps Tito Boeri, nell'audizione alla Commissione Lavoro della Camera. "Uscite consentite con un minimo di 38 anni di contributi e 62 di età oppure abolendo l'indicizzazione alla speranza di vita dei requisiti contributivi minimi per la pensione anticipata (a tutte le età) portano ad un incremento nell'ordine di 100 miliardi del debito pensionistico destinato a gravare sulle generazioni future e, già nel 2021 a un incremento ulteriore (oltre la famosa gobba) di circa un punto di pil della spesa pensionistica".
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