La tecno-nostalgia conquista anche Sony: torna la prima PlayStation “mini”
Anche Sony cede alla tecno-nostalgia. Motivi di cuore e di portafoglio. Il gruppo giapponese riporta in commercio la prima edizione della PlayStation. Sì, quella color ghiaccio, con il logo multicolore e l'inserimento del cd dall'alto. Unica differenza: il formato. La console è più piccola del 45%. Si chiamerà “Classic”.
Com'è la nuova (vecchia) PlayStation
“D'epoca” saranno anche i controller. La concessione all'innovazione arriva dagli attacchi Hdmi e Usb, che consentiranno di collegare la console ai televisori più recenti. Già inclusi ci saranno venti titoli, scelti tra quelli storici arrivati su PlayStation: Final Fantasy VII, Jumping Flash, Ridge Racer Type 4, Tekken 3, Wild Arms. PlayStation Classic ha un prezzo consigliato di 99,99 dollari e sarà disponibile a partire dal 3 dicembre. Una data che torna buona per la stagione natalizia (la più redditizia dell'anno per i dispositivi tecnologici). Ma che non è casuale: è la stessa in cui la console originale esordì in Giappone, nel 1994. Sarebbe arrivata in Nord America ed Europa quasi un anno dopo.
La tendenza retrò
Sony non è la prima compagnia a puntare su una riedizione di prodotti storici. Gli ex adolescenti degli anni '80 e '90 sono cresciuti. Possono spendere più di quanto potesse garantire la paghetta e vogliono riscoprire il passato. Senza aggiornamenti e pretese. E così, parallela all'evoluzione dei videogiochi, c'è un sentiero chiamato “retrogaming”: la passione per i titoli di venti o trent'anni fa. La prima società a intercettare questa tendenza è stata Nintendo. Alla fine del 2016 lancia NES Classic, riedizione della console nata nel 1983. La società indica una direzione seguita poi dagli altri: formato ridotto (dimezzato rispetto all'originale), stesso design, stessi giochi che furono, già inclusi al momento dell'acquisto. E prezzo contenuto (60 euro). È un successo clamoroso. Per Nintendo doveva essere un prodotto di passaggio. In cinque mesi vende 2,3 milioni di unità. Poi sospende la produzione. Gli utenti però dimostrano di apprezzare, tanto da sborsare anche più di 1000 dollari per NES Classic di seconda mano. Lo scorso giugno, Nintendo ci ripensa e la riporta sul mercato. La risposta è tutta in un dato: nel mese del rilancio vende più unità di PS4, Xbox One e Nintendo Switch. Nel frattempo, il gruppo giapponese aveva fatto il bis. Nel settembre 2017 aveva compattato anche il Super Nintendo del 1990. Vendendo 5 milioni di unità in sei mesi.
In arrivo altri Mini
E così ci hanno provato anche altri marchi storici. Atari ha rivisitato la console degli anni '70 con VCS, coniugando giochi e stile retrò con funzioni più moderne (come il supporto per Smart Tv). Ed è tornato anche il formato mini del Commodore 64. PlayStation, con tutta probabilità, non sarà l'ultimo caso di nuovi classici. Si parla di un Nintendo 64 compatto. Nel 2019 dovrebbe arrivare il Sega Mega Drive mini. Mentre non ci sono ancora conferme sul rilancio di un dispositivo da tempo invocato dai tecno-nostalgici: il Game Boy.