Che malattia sta consumando Sergio Marchionne? Anche se nessuna fonte sanitaria l'ha confermato, incrociando alcuni racconti, ta cui quello di Franzo Grande Stevens in una lettera al Corriere, sembra che si tratti di un tumore alla parte apicale del polmone e questo spiegherebbe l'intervento alla spalla subito in Svizzera e il respiro affannato e l'eloquio esitante nell'ultima apparizione in pubblico, il 26 giugno.
Le condizioni del manager vengono definite "gravi ma stabili", ma le notizie ufficiali sono sempre state vaghe, diversamente da altri ricoveri più o meno 'eccellenti' in cui il pubblico viene tenuto al corrente con bollettini medici periodici. Ma perché tanta riservatezza?
Lo spiega il Sole 24 Ore che ricorda come l'Italia abbia adottato una normativa che disciplina il “market abuse”, cioè gli abusi di mercato. I dettagli sono contenuti nel regolamento Ue n. 596/2014 e permettono a una azienda di ritardare le notizie che potrebbero spingere qualcuno a manovre speculative. Il meccanismo non è semplice. Innanzitutto si devono verificare tre condizioni chiave: che si sia un legittimo interesse dell'azienda che sarebbe pregiudicato se l'informazione venisse immediatamente diffusa al pubblico; che il pubblico non venga indotto in errore dal ritardo nella scomunicazione e che l'azienda garantisca la riservatezza della informazione. Proprio per questo ultimo punto, è previsto che l'azienda crei un apposito registro delle persone a conoscenza del'informazione riservata che, nel momento della pubblicazione, deve essere trasmesso alla Consob, l'organo di vigilanza di borsa. Questo serve a verificare che nessuno abbia approfittato di quello che sapeva per speculare.
Il caso marchionne
Poniamo il caso di un amministratore delegato di grande importanza per la società che si trovi in condizioni di salute talmente gravi da non poter lavorare. E' altamente probabile che la diffusione di questa notizia possa incidere sulla quotazione del titolo e l'azienda ha davanti a sé due scelte: rendere subito pubblica la notizia o tenerla segreta per, ad esempio, pubblicarla contestualmente alla nomina del successore. E' quello che è successo con Fca, quando John Elkan ha scritto ai dipendenti per comunicare che Marchionne non sarebbe tornato al lavoro solo dopo che era stato nominato Mike Manley.