Prima di lui, nel 2004, era stato Giuseppe Morchio ad andarsene sbattendo la porta, andando via da Fiat - dove era amministratore delegato ma voleva anche essere presidente - per lasciare il posto a Sergio Marchionne. Ora a fare molto rumore è stato l'addio a Fca di Alfredo Altavilla, che del gruppo era responsabile delle attività europee e ambiva a sedere sulla poltrona che fino al 21 luglio era stata proprio di Marchionne.
Repubblica in un retroscena riferisce di un colloquio ad alta tensione, nel mezzo della sostituzione del manager ricoverato in Svizzera. Quando John Elkann convoca Altavilla, che si ritiene uno dei papabili e gli dice che il prescelto è Mike Manley si sente sentito tradito dalla famiglia Agnelli e dallo stesso Marchionne, di cui era stato a lungo collaboratore.
Secondo le fonti citate dal quotidiano, Altavilla prova a chiedere un cambio di direzione, ma sulla scelta sembra pesare il fatto che per un gruppo che fa la stragrande maggioranza degli utili negli Usa potrebbe essere difficile far digerire un manager che non ha lavorato in America.
Altavilla, è la ricostruzione, cerca solidarietà tra i top manager del gruppo e questo non fa altro che aumentare l'irritazione in casa Agnelli che teme il comportamento divisivo e di rottura proprio mentre serve "tutta la nostra unità di intenti per portare avanti in progetto e il piano aziendale", come dice Elkann.
La storia di Altavilla in Fca si chiude con una nota che lo ringrazia "per il contributo prestato".
Chi è Alfredo Altavilla
Altavilla ra stato nominato Chief Operating Officer Europe, Africa and Middle East (EMEA) il 12 novembre 2012. Inoltre è stato Head of Business Development e membro del Group Executive Council (GEC) dal 1 settembre 2011, ricorda il Sole 24 Ore. Ha iniziato la sua carriera all'Università Cattolica di Milano come assistente universitario. Nel 1990 è stato assunto in Fiat Auto, dove inizialmente si è occupato di operazioni internazionali nell'ambito delle attività di pianificazione strategica e sviluppo prodotto. Nel 1995 è stato nominato Responsabile dell'Ufficio Fiat Auto di Pechino e nel 1999 Responsabile delle attività in Asia.
Altavilla è stato soprattutto l'uomo della trattativa con Gm, testimone al fianco di Marchionne, a New York, del blitz grazie al quale l'ad ha chiuso con la casa di Detroit la put option portando a casa 2 miliardi di dollari. Anche nei negoziati per la conquista di Chrysler, Altavilla ha avuto un ruolo importante ed è stato uno dei protagonisti.