Con sempre più Stati che legalizzano la cannabis anche a scopo non terapeutico, l'industria della marijuana statunitense appare destinata a raggiungere un fatturato di 25 miliardi di dollari entro il 2025, un giro d'affari ripartito più o meno in parti uguali tra uso medico e uso ricreativo. È la stima contenuta nell'ultimo rapporto di New Frontier Data che uscirà a maggio e alcuni punti del quale sono stati anticipati dalla testata di settore The Cannabist. Si tratterebbe di circa il triplo dei ricavi attuali, che al momento si attestano complessivamente a 8,3 miliardi di dollari.
Secondo la società di analisi, tra le numerose dedicate a questa industria specifica che sono sorte con il prendere piede della legalizzazione in Usa, l'industria crescerà in media del 14,7% annuo. A espandersi più rapidamente, però, sarebbe il mercato della cannabis ricreativa, attualmente a 3,2 miliardi di dollari, che dovrebbe crescere del 18,4% all'anno. Per la cannabis terapeutica, il cui giro d'affari vale 5,1 miliardi di dollari, il tasso di crescita annuo stimato è dell'11,8%, un ritmo più moderato che si spiega considerando che gli Stati Usa dove l'utilizzo medico della marijuana è consentito sono più numerosi di quelli che permettono anche fumare per ragioni voluttuarie. Al momento nel novero di questi ultimi rientrano Alaska, Colorado, Washington, California, Maine, Nevada, Oregon, Vermont, Massachusetts e District of Columbia (cioè, la capitale Washington). A consentire solo l'uso terapeutico sono invece altri 19 Stati.
"Tenendo presente in quanti Stati sono previsti passi avanti nella legalizzazione nei prossimi 24 mesi, più americani avranno accesso alla cannabis legale negli anni a venire, rendendo quest'ultimo 20 aprile una pietra miliare", ha commentato Giadha Aguirre De Carcer, amministratore delegato di New Frontier. Il 20 aprile è infatti il giorno dell'anno che viene celebrato negli Stati Uniti (ma anche, e sempre più, nel resto del mondo) dagli attivisti per la legalizzazione della cannabis e dalle controculture legate a questa pianta. Sulle origini della ricorrenza il dibattito è ancora apertissimo.