Nella notte di lunedì 2 aprile il sito The Information ha messo online uno scoop passato un po' inosservato ma che avrà arrabbiare non poco Elon Musk: citando alcune fonti interne all'azienda, si diceva che le difficoltà di Tesla nella fabbricazione della sua ammiraglia berlina Model 3 avrebbero spinto il suo l'amministratore delegato (Elon Musk appunto) a prendere il controllo diretto della divisione che produce i veicoli. Per la precisione, nell'articolo si diceva che ormai la mossa era già decisa e messa all'opera da qualche settimana.
Tesla non riusciva a raggiungere l'obiettivo di produrre circa 500 berline Model 3 al giorno, o 2.500 a settimana. E quindi Musk avrebbe di conseguenza allontanato il responsabile della produzione, Doug Field, che ha supervisionato la produzione negli ultimi mesi. Field aveva fatto buona carriera nella società dopo aver lasciato Apple nel 2013. Musk gli aveva dato diverse occasioni per ottenere quel risultato, cruciale per la casa produttrice di auto elettriche, alla fine avrebbe deciso per un cambio. E di prendere personalmente lui il controllo della produzione.
La notizia per ora non è stata confermata, né smentita (campeggia ancora in bella posizione sulla home del sito, tra i più autorevoli e ricchi di notizie esclusive dalla Valley), ma oggi i dati sulla produzione della Model 3 pubblicati dalla società raccontano che ci sarebbero i primi progressi nel numero di auto prodotte da Testa. Non siamo ancora ai livelli aspettati da Musk (2.500 a settimana), ma la produzione comunque sarebbe adesso di 2.020 auto, in aumento di 793 auto a settimana rispetto alla fine dello scorso anno. Ad oggi Testla ha prodotto nel 2018 9.766 Model 3. Non abbastanza per stare dietro le richieste (ce ne sono da soddisfare circa 500.000, stando ai pre ordini ricevuti), ma un numero comunque di tutto rispetto se si considera che non è un'azienda con una forte tradizione nella costruzione di auto, ed è comunque il primo esperimento di Musk nella produzione di un'auto di massa.
In una lettera ai dipendenti questa notta Musk ha scritto: "È stato davvero difficile superare i 2.000 modelli prodotti alla settimana per la Model 3, ma ce l'abbiamo fatta. Se le cose vanno come abbiamo pianificato oggi, potremo presto anche superare i livelli di produzione prefissati". Le critiche sui ritardi non si fermano, gli investitori sono ancora preoccupati, ma il titolo è in recupero e nel pomeriggio del 3 marzo, dopo giorni di ribassi, segna un buon recupero del 3,6%. Il suo pesce d'aprile sul fallimento di Tesla oggi suona ancora di più come uno scherzo.