Il ministero dello Sviluppo economico ha prorogato a lunedì alle 17 la scadenza per la presentazione delle domande per i voucher per la digitalizzazione. Il termine era stato fissato inizialmente per oggi pomeriggio alle 17. Il boom di accessi ha rallentato il sito, per molte ora lo ha praticamente bloccato e molti utenti avevano chiesto un rinvio. In Rete la polemica è stata aspra e ha preso di mira Invitalia, sebbene il sito non sia gestito direttamente bensì tramite un provider.
Perché la proroga
Sul sito del ministero viene spiegato che oggi "si è determinato un picco di accessi alla piattaforma informatica e una parte degli utenti ha avuto difficoltà nel completamento delle attività di predisposizione e invio delle domande di accesso alle agevolazioni. In ogni caso, anche oggi la piattaforma ha acquisito regolarmente le domande, in numero di oltre 12.000, che si aggiungono alle oltre 70.000 inviate dal 30 gennaio all'8 febbraio".
Il termine finale di presentazione è stato quindi posticipato "al fine di consentire comunque alle imprese il completamento delle attività di predisposizione delle domande e l'invio delle stesse". Fino a ieri sera erano state inviate 69.000 domande e 14.000 erano in compilazione.
Come funziona la compilazione
La compilazione delle domande per ottenere il contributo, fino a 10 mila euro, per interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico, è stata avviata il 30 gennaio. Possono essere trasmesse sia le richieste compilate dal 15 al 29 gennaio, sia quelle compilate successivamente. Ogni impresa può beneficiare di un unico voucher fino a 10 mila euro nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili.
Che risorse ci sono
Le risorse disponibili sono pari a 100 milioni di euro. Il voucher è utilizzabile per l'acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici che consentano di migliorare l'efficienza aziendale, modernizzare l'organizzazione del lavoro, mediante l'utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro, sviluppare soluzioni di e-commerce, fruire della connettività a banda larga e ultralarga o del collegamento a Internet via satellite e formare il personale nel campo Ict.