"Ingvar Kamprad è morto serenamente nella sua abitazione", nel sud della Svezia. Così, su Twitter, è la sociètà Ikea a dare notizia della morte del 91enne miliardario che ha la fondò 75 anni fa e che oggi è un impero che impiega 190.000 persone, dislocato in varie parti del mondo e genera un fatturato di 38 miliardi di euro. Nel 2012 Kamprad aveva lasciato la guida dell'azienda ai tre figli, pur mantenendo comunque un 'piede' all'interno.
Tutto iniziò con una scatola di fiammiferi
La storia imprenditoriale di Ingvar Kamprad, fondatore dell'impero Ikea, comincia con una piccola attività commerciale nel paese natale, il villaggio svedese di Agunnaryd, nella provincia di Smaland. Vende porta a porta i fiammiferi ma poi amplia l'offerta con penne, matite, cornici, articoli natalizi, investendo a 17 anni i soldi ricevuti dal padre per la promozione scolastica. Nasce così il primo stabilimento nel 1943.
Origine del nome Ikea
Il nome scelto per l'azienda, Ikea, è composto dalle iniziali del suo nome, della fattoria di famiglia dove è cresciuto (Elmtaryd) e del suo paesino (Agunnaryd): Ingvar Kamprad Elmtaryd Agunnaryd. Ora il marchio è presente in 44 nazioni e nessun problema ha avuto Kamprad a guidarlo da Epalinges, piccolo comune svizzero dove viveva dal 1976. Considerato tra gli uomini più ricchi del pianeta, nel 2017 Kamprad compare al decimo posto del Bloomberg Billionaires Index, con un patrimonio di 54,2 miliardi, nonostante nel 2013 abbia lasciato il posto nel cda del gruppo a favore del figlio Mathias.
Un miliardario parsimonioso
Una fortuna mai esibita nè tantomeno ostentata: anzi, il padrone di Ikea ha sempre fatto una vita ritirata e tranquilla, all'insegna del risparmio e della parsimonia. Lui stesso raccontò di acquistare abiti solo ai mercatini di seconda mano per dare il buon esempio; amava passeggiare nei boschi e fare la spesa nel supermercato del paese.
Ikea non è quotata in borsa
Kamprad non ha mai voluto quotare in borsa l'azienda, che si è espansa grazie ad un modello imprenditoriale basato sulla continua ricerca di qualità e design a basso costo, sulla modularità degli arredi, sull'assemblaggio autonomo da parte del cliente, sulla diffusione capillare del catalogo, sull'acquisto online, su nuovi tipi di promozione come l'opportunità nei centri di vendita di aree per bambini e punti ristoro con prodotti alimentari svedesi. In Europa i negozi Ikea sono stati aperti negli anni '70; in Italia sono arrivati nel 1989 (il primo a Cinisiello Balsamo) ed ora sono 21.
Le simpatie giovanili per il nazismo
Kamprad nel passato aveva fatto parlare di sé anche per i suoi legami con il movimento giovanile nazista durante la Seconda Guerra mondiale. Simpatia che poi lui stigmatizzò in seguito come "la follia della giovinezza" e "il più grande errore della mia vita".
"La sua visione continuerà ad ispirarci"
"La sua eredità sarà ammirata per molti anni a venire e la sua visione, volta a creare una vita migliore per tante persone, continuerà a guidarci e ispirarci", ha fatto sapere in un comunicato Jesper Brodin, CEO e presidente del Gruppo IKEA