La Francia si prepara a mettere sotto osservatorio le criptovalute, ritenute un potenziale pericolo per l’economia dei propri cittadini. È stato il ministro dell’Economia Bruno Le Maire, in occasione del suo discorso alle forze economiche, ai funzionari e alla stampa, ad annunciare di aver preso la decisione di istituire una commissione ad hoc, per arginare “I rischi delle speculazioni, legate in particolare ai bitcoin”.
A guidare la commissione sarà Jean-Piere Landau, ex governatore della Banca di Francia - e già ribattezzato Monsieur Bitcoin - che nel 2014 aveva espresso diffidenza verso i bitcoin, definendoli “I tulipani del XXI secolo”, in riferimento alla speculazione avvenuta quattrocento anni fa proprio intorno ai bulbi del prezioso fiore.
"Lo scopo di questa missione sarà di ripensare e riorientare i regolamenti a favore dello sviluppo, impedendone l'utilizzo per finalità quali l’evasione fiscale, il riciclaggio di denaro o il finanziamento di attività criminali e terrorismo", ha dichiarato il ministro. Per ora non è ancora stata annunciata una strategia precisa ed è probabile che ci vorranno mesi prima che la commissione sia in grado di produrre un regolamento.
Nelle stesse ore Joachim Wuermeling, presidente della Bundesbank, ha dichiarato che la creazione di regolamenti nazionali contro le criptovalute sarebbe inutile senza un coordinamento internazionale “Quanto più ampio possibile”. L’Europa ha mosso il suo primo passo in tal senso con l’approvazione della Direttiva contro il riciclaggio di denaro, che comunque non risulta essere sufficiente per mettere le redini alla nuova valuta, pensata per essere utilizzata anonimamente e senza l’intermediazione di istituti bancari. Proprio a tal scopo il ministro Le Maire ha chiesto la cooperazione della presidenza argentina del G20.