È il sesto giorno di ribassi consecutivi per Bitcoin, la più lunga serie di ribassi dallo scorso settembre. Al record di una settimana fa, quando la criptovaluta sfiorò i 20mila dollari lo scorso 17 dicembre, sono seguiti una serie di cali che la hanno portata oggi sotto quota 11mila dollari, a 10.9 alle 14 di venerdì 22 (-30%), per poi risalire a 12 mila. Ma i ribassi nel mondo delle cripto nelle ultime 24 ore coinvolge anche le altre principali valute come Bitcoin Cash (-31%), Ethereum (-20%) e Litecoin (-22%).
Goldman Sachs prepara piattaforma per trading criptovalute
Tutto questo succede mentre Wall Street si prepara ad accettare Bitcoin come asset digitale per il mercato. Goldman Sachs, secondo quanto ha rivelato Bloomberg citando fonti anonime, sarebbe pronta a lanciare per il prossimo anno un servizio che consentirà il trading in criptovalute. Secondo Bloomberg la banca avrebbe già creato un team dedicato allo studio della nuova piattaforma, con base a New York e tutto dovrebbe essere pronto per giugno. Il motivo, spiegano dalla banca, è per “venire incontro al crescente interesse dei clienti verso il mondo delle criptovalute, faremo del nostro meglio per soddisfarle”.
Ed è solo l’ultimo degli endorsement da parte della finanza a favore delle cripto, dopo il lancio dei future sul Bitcoin da parte del Chicago Board Options Exchange (Cboe) lo scorso 11 dicembre e il dietrofront di JP Morgan che dopo un forte scetticismo iniziale ha accettato di seguire i clienti che volessero scommettere sull’andamento dei prezzi delle criptovalute.
Coibase ritarda i pagamenti per vendite inferiori a 1000 euro
Wall Street si prepara, oggi intanto gli utenti di Coinbase, la più usata piattaforma al mondo per la compravendita di criptovalute, hanno ricevuto una notifica che avvisa loro che non sarà possibile ‘temporaneamente’ vedere accreditarsi le vendite di criptovalute sul proprio conto corrente bancario prima di 10 giorni e per importi inferiori a 1.000 euro. Mentre la stessa Coinbase ha avvertito i clienti europei che non potranno comprare Bitcoin Cash prima di gennaio 2018. Un disservizio tra i tanti che ha registrato la piattaforma recentemente che ha creato non pochi allarmismi tra i possessori di cripto. Questo a meno di 24 ore dai 'pasticci' fatti dalla società di San Francisco con il listing di Bitcoin Cash, conclusa con un'indagine interna per insider trading.
Basta farsi un giro sui social network, sui gruppi di chi li possiede per leggere i dubbi che in queste ore attanagliano quelli che in poco tempo hanno visto il loro piccolo o grande investimento crescere a dismisura (2000%) e poi contrarsi vistosamente nelle ultime ore. La capitalizzazione di Bitcoin dopo aver raggiunto i 335 miliardi di dollari è scivolata a 260 miliardi nelle ultime ore.
@arcangeloro
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