Incentivi fiscali per le aziende che assumono giovani con un contratto a tempo indeterminato, con clausola anti-licenziamento. Come si legge su Repubblica, Il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha confermato al Meeting di Rimini l'inserimento nella prossima legge di Bilancio dello sconto strutturale sui contributi, pari al 50% per i primi due o tre anni di contratto. Ma precisa che la clausola ci sarà "certamente" perché "dobbiamo assolutamente evitare i comportamenti furbeschi di quanti cercano di utilizzare in qualche modo la norma, magari colpendo il lavoratore che oggi ha un posto di lavoro e deve mantenerlo". "Noi - ha aggiunto - "vogliamo avere più occupati e non uno scambio tra chi c'è e chi arriva. Quindi naturalmente le clausole che impediscono comportamenti sbagliati sono previste".
Come funzionerà il bonus
Su come funzionerà il taglio del cuneo per le assunzioni stabili dei giovani da inserire nella prossima legge di bilancio, Poletti ha aggiunto che "adesso dobbiamo ancora definire, ma quello che stiamo pensando è un lavoro sulla decontribuzione per i più giovani in modo tale che ci sia la possibilità permanentemente, per i più giovani, di avere una possibilità di avere un lavoro a tempo indeterminato.
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera citando il parere dei tecnici vicini al dossier, si discute su un tetto di età tra i 29 e i 32 anni, mentre dovrebbe essere esclusa la possibilità per l’azienda di usufruire per lo stesso lavoratore di più sgravi. In pratica per avere le nuove agevolazioni non si potrà assumere un lavoratore che è stato in forza all’azienda, anche se senza contratto a tempo indeterminato da più di sei mesi. È probabile che si decida di prevedere lo sgravio solo per coloro che non hanno mai avuto un contratto a tempo indeterminato e quindi non hanno usufruito di agevolazioni.
Previsti 300mila posti di lavoro
La previsione che nel 2018 le misure messe in campo dal governo creino 300mila nuovi posti di lavoro "penso che sia numero ragionevole", scrive il Sole 24 Ore riportando le parole del ministro del Lavoro, al Meeting di Rimini. "Oggi - ha aggiunto - siamo nelle stime perché non abbiamo definito puntualmente la base su cui applicheremo la regola, quindi è anche difficile immaginare i numeri che riusciremo a produrre. Però credo anche che sia una previsione ragionevole". Lo sgravio, sempre secondo quanto spiegano i tecnici vicini al dossier citati da La Stampa, dovrebbe essere per il 50% dei contributi fino a un limite di 3.250 euro annui per due anni seguito di uno sgravio contributivo fiscalizzato (quindi senza riduzione della prestazione futura) di circa il 3% strutturale.
Il bonus giovani costerà 2 miliardi
Secondo Giuliano Poletti è credibile la stima di un costo per le casse dello Stato pari a 2 miliardi di euro per il bonus giovani. Lo scrive Il Giornale che riporta poi le parole del ministro: "Dipende dalla possibilità di utilizzare (il bonus giovani, ndr.) su una platea più o meno larga: per garanzia giovani dall'Unione Europea abbiamo ottenuto l'innalzamento dell'eta 25 a 29 anni perché la regolazione europea prevedeva fino a 25 anni e noi abbiamo ottenuto di innalzarla fino a 29 anni. Ma sappiamo che ogni volta che dobbiamo ottenere una regolazione diversa c'è una trattativa da fare ed è ciò che stiamo facendo".
Pensioni di garanzia per i giovani
Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, rispondendo a una domanda di Rainews sull'ipotesi di introduzione di 'pensioni di garanzia' a margine del Meeting di Rimini, ha detto che "è un tema all'ordine del giorno". Poi ha aggiunto: "E' un tema che stiamo discutendo con le organizzazioni sindacali, per tutelare i giovani che oggi hanno carriere che iniziano tardi, che si interrompono".