Bitcoin ha raggiunto un nuovo picco di valutazione dopo l’attacco ransomware Wannacry del 12 maggio scorso. La cryptovaluta, scelta dagli hacker come moneta di pagamento per il riscatto dei computer infettati, dopo 3 giorni ha raggiunto la valutazione record di 1.700 dollari. Le vittime dell’attacco ransomware per pagare il riscatto infatti devono comprare bitcoin e questa potrebbe essere una delle ragioni del nuovo picco di valutazione considerato che ad oggi ha colpito 200mila utenti singoli, 10mila organizzazioni sparsi in 150 nazioni nel mondo.
“Non è da escludere un ruolo di Wannacry in questo rialzo, ma è presto per valutarne l’impatto. Sul lungo termine potrebbe essere anche negativo. Se è vero che molti saranno costretti a pagare il riscatto in Bitcoin, è anche vero che chi ne beneficerà non potrà vendere subito e troppo facilmente le monete pagate dalle vittime” ha spiegato ad Agi Giacomo Zucco, tra i massimi esperti nazionali di Bitcoin e amministratore delegato di Bhb - BlockchainLab. “Oltre all’attacco ransomware c’è anche da considerare anche un crescente interesse da parte degli investitori istituzionali in Bitcoin e il fallimento dell’attacco alla cryptomoneta dello scorso marzo, che rischiava di spaccarla in due”. Zucco si riferisce all’annunciata scissione di Bitcoin, nata da una rivolta interna alla community mondiale che ne permette le transazioni, e che avrebbe dovuto portare alla divisione della rete in Bitcoin e Bitcoin Unlimited. Scissione che non è andata in porto, rafforzando la cryptovaluta agli occhi degli investitori.
Attesa una seconda decisione della Sec su un fondo in Bitcoin
Ma c’è un altro elemento che potrebbe essere determinante per il rialzo. Nella serata del 15 maggio si attende infatti la decisione della Sec (Security and Exchange Commission, l’autorità vigilante del mercato che svolge negli Stati Uniti il ruolo che da noi svolge la Consob) che si pronuncerà nuovamente sulla possibilità di creare negli Usa un fondo di investimenti in Bitcoin, dopo il primo stop del 2 marzo. Lo scorso marzo è stata negata la possibilità della creazione di un Etf (Exchanged trade fund) in Bitcoin. Oggi buona parte degli analisti credono che la Sec darà il via libera al fondo, rumors che potrebbero aver scatenato rialzi speculativi in vista di una decisione che potrebbe essere decisiva per le sorti della cryptomoneta.