Una scelta tra Telecom e Mediaset. E' quella che dovrà fare Vivendi, azionista rilevante di entrambi i gruppi (possiede 23,9% di TeIecom e il 28,8% di Mediaset pari al 29,9% dei diritti di voto), sulla base del pronunciamento dell'Agcom dello scorso 18 aprile.
Perché Vivendi deve scegliere
L'Autorità, infatti, ha accertato che il gruppo francese ha un'influenza dominante su Telecom che, a sua volta, ha una quota superiore al 40% nel settore delle comunicazioni. Per cui, in ossequio alla legge Gasparri (poi confluita nel Tusmar, il Testo unico dei servizi media audiovisivi e radiofonici) è vietato, controllando di fatto Telecom, avere una quota superiore al 10% all'interno del Sic, il Sistema integrato delle comunicazioni.
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Telecom quindi non può avere un collegamento (attraverso Vivendi) con Mediaset che ha il 13% del Sic. Questa, è la prima volta che l'Agcom si è espressa sui tetti al settore media e tlc. Sempre in base a quanto deciso dall'Agcom, Vivendi dovrà decidere e comunicare le proprie intenzioni entro 60 giorni, per arrivare comunque ad adeguarsi alle sue disposizioni entro 12 mesi.
La scelta più probabile? Telecom
Al netto dei ricorsi e controricorsi (i francesi hanno annunciato ricorso al Tar e all'Ue) sembra abbastanza chiaro, almeno dalle dichiarazioni ufficiali, che alla fine dei 60 giorni Vivendi sceglierà di restare in Telecom Italia.
Per strategia, certo, ma anche per una questione semplicemente finanziaria. Agli attuali prezzi di Borsa, infatti,
- se Vincent Bollorè dovesse vendere la quota Mediaset avrebbe una minusvalenza di circa 100 milioni;
- cedendo invece il 24% di Telecom la perdita sarebbe molto più alta (1 miliardo).
Da ricordare che Vivendi ha speso 1,3 miliardi circa per la quota in Mediaset e 3,8 miliardi per quella in Telecom Italia. Secondo altri rumors finanziari invece le cose non starebbero proprio così e vede un intervento di Orange (il maggior gruppo di telecomunicazioni francese) in Telecom Italia per dare mano libera a Bollorè di giocarsi la partita Mediaset.
In attesa dell'assemblea di Vivendi
Tutto sarà più chiaro a breve, già con l'assemblea di Vivendi a Parigi. Da registrare, nei giorni scorsi, le dichiarazioni di Vivendi su Telecom ("Desideriamo riaffermare il ruolo di lungo termine nell'operatore italiano di tlc", ha scritto la società venerdì scosro in una nota) e di Orange ("Non mi sembra il momento particolarmente adatto per pensare di entrare sul mercato italiano ma siamo attenti a quello che succede", ha detto il ceo di Orange Stephane Richard).