La minaccia di una procedura di infrazione per lo sforamento degli impegni di riduzione del deficit "sarebbe un grosso problema per l'Italia in termini di reputazione, che in questo periodo recente il Paese ha rafforzato e costruito". Lo ha detto, riferendosi all'ipotesi che l'Italia possa decidere di non trovare un accordo con la Commissione europea sul bilancio del 2017, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. "Una procedura di infrazione - ha aggiunto - sarebbe un'inversione a U rispetto a quello che è stato fatto fino ad ora". Come riporta Repubblica, il ministro ha spiegato che "molti di noi hanno auspicato che l'Europa prendesse atto che non si può continuare come se non fosse successo niente, soprattutto in questo anno molto complicato per noi".
Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev - Agi
Come ricorda il Corriere della Sera, Bruxelles ha inviato al governo italiano una lettera in cui chiede una correzione dei conti pubblici di circa 3,4 miliardi, ritenendo che il bilancio di quest’anno si discosti dal cammino di riduzione del rapporto debito/Pil. Padoan ha detto che all’Ecofin di oggi non è stata affrontata la questione della correzione dei conti pubblici. La risposta degli impegni dell’Italia sulla manovra correttiva chiesta dall’Europa due settimane fa "arriverà in tempo", ovvero entro l’inizio di febbraio: lo ha garantito il 26 gennaio Padoan, entrando all’Eurogruppo.
Brexit e Donald Trump, l'onda protezionista preoccupa l'Ue
La Brexit e l'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca sono gli altri punti importanti da affrontare immediatamente e di cui l'Ue non deve sottovalutare la portata. Padoan spiega che i due eventi hanno "cambiato il terreno di gioco" internazionale e "l'Europa deve prendere atto dei suoi successi passati ma anche delle sfide future". Come ha evidenziato al termine dell'Ecofin il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, questo "è stato un tema condiviso indipendentemente dalle questioni specifiche" all'ordine del giorno delle riunioni dei ministri europei. Si tratta di un "nuovo contesto complicato da decifrare: ci saranno da parte degli Stati Uniti degli stimoli espansivi che fanno bene a tutti ma anche cose molto preoccupanti. Di questo - ha aggiunto - si è discusso parecchio".
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"Un ritorno al protezionismo, vero o presunto - ha sottolineato - se dovesse prendere piede sarebbe un danno perche' tutti sappiamo che l'integrazione commerciale è una potente fonte di crescita di cui anche noi siamo beneficiare". E Padoan è fra quelli che auspicano "che l'Europa prenda atto che non si può continuare come se non fosse successo niente, soprattutto in questo anno politicamente complicato per molti paesi", ha concluso riferendosi ai diversi appuntamenti elettorali in programma per il 2017.