Roma - La "sintesi efficace" della nota di aggiornamento del Def è che "il deficit va giu' e il Pil va su", "tutti e due con una traiettoria meno ampia di come avremmo voluto, ma sono due misure che vanno nella giusta direzione". Lo ha affermato il premier Matteo Renzi nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi, dopo il via libera alla nota di aggiornamento del Def. Il premier ha assicurato che andranno via clausole salvaguardia, che le tasse non aumenteranno e che nella manovra vi saranno le misure per la competitivita' e il superammortamento. Nonche' misure sulle pensioni ("l'Ape ci sara'"). "Le spese sanitarie saranno maggiori rispetto al 2016 e quindi metteremo piu' soldi sulla sanita'" nella legge di bilancio, ha anticipato Renzi.
"Noi partiamo da un deficit dell'1,8 che riteniamo alla luce delle circostanze emerse possa essere stimato al 2%", ha spiegato il premier, al termine del Cdm. La crescita nel 2017 si attestera' all'1%, ha annunciato Renzi, "il debito scende, "ancorche' rimanendo sostanzialmente stabile", intorno al 132%, dal 132,8% al 132,2%. Sul fronte dell'indebitamento netto "pensiamo che ci possa essere un ulteriore 0,4 e su questo chiederemo l'approvazione al Parlamento e verificheremo le scelte da fare da qui alla legge di stabilita'", ha affermato il premier, spiegando che la richiesta sara' avanzata per le spese eccezionali del sisma e dell'immigrazione. "Nella nota di aggiornamento al def abbiamo individuato due circostanze eccezionali: il sisma e l'immigrazione. Diciamo ai sindaci partite, lavorate perche' e' fondamentale", ha detto Renzi, parlando della flessibilita' al Patto di Stabilita' per quello che riguarda le spese per la ricostruzione. "L'altra questione e' l'immigrazione. Abbiamo fatto gli hot spot, chiuse le frontiere, l'Europa e' gravemente in debito con l'Italia, quindi tutto quello che serve a questo noi dobbiamo spenderlo", ha spiegato Renzi, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi.
"Le cifre vengono decise dalla legge di bilancio, quindi a ottobre e non oggi. Le regole prevedono che le leggi si facciano in Parlamento e non con i sindacati, nonostante noi siamo fautori dela concertazione. Confermiamo l'intervento sul tema dell'aiuto alle pensioni, quanto grande questo intervento sia lo decidiamo nella legge di bilancio", ha aggiunto Renzi: "Inoltre confermiamo il quadro di riduzione fiscale. Le singole misure le decidiamo in legge di bilancio". "Il profilo non viene cambiato", ha spiegato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, rispondendo a chi gli chiedeva se nel nuovo quadro e' stato rivisto anche l'obiettivo del pareggio di bilancio che nel Def di aprile era slittato al 2019.
Il Pil del 2016 crescera' dello 0,8%, e' la stima del governo. Nel Def di aprile la crescita economica era stimata all'1,2%.
La sterilizzazione delle clausole di slavaguardia, con 15 miliardi di aumenti di tasse scongiurate, risorse a sostegno dell'investimento, come il supermammortamento, misure sulla previdenza e per la questione sociale. Sono alcune delle misure annunciate per la manovra dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, in quale ha pero' precisato in conferenza stampa di non voler entrare "nel merito". "E' presto per parlare di misure specifiche - ha sottolineato - ma sono queste le misure che permetteranno un guadagno di crescita visto che l'ambiente internazionale non solo rimane poco favorevole ma sta peggiorando e che l'euro nell'ultimo anno si e' apprezzato", cosa che rappresenta - ha aggiunto - un ulteriore freno all'economia europa.
"Non c'e' flessibilita' in questa Nota di aggiornamento al Def perche' con una decisione che non ci convince si e' deciso che vale una sola volta e noi l'abbiamo utilizzata lo scorso anno, per me e' un errore, c'e' uno 0,4% massimo di circostanze eccezionali che e' altra cosa rispetto alla flessibilita' e riguarda elementi che nessuno puo' contestare che sono sisma e immigrazione", ha affermato il premier. (AGI)