Roma - Il Tar Lombardia ha sospeso con decreto cautelare i contestati rincari delle bollette di elettricità e gas deliberati lo scorso primo luglio. E' stato infatti accolto un ricorso cautelare dal Codacons: i rincari tariffari venivano attribuiti a speculazioni operate dai grossisti sul mercato.
Il 15 settembre in camera di consiglio il Tribunale amministrativo regionale tratterà il caso in sede collegiale. Al decreto del Tar si oppone l'Autorità per l'Energia, che ha annunciato questo pomeriggio la proposta di "una immediata istanza di revoca" attraverso l'Avvocatura dello Stato. Secondo l'Autorità, infatti, il decreto del Tar si basa "su un ricorso che presenta un'erronea rappresentazione degli elementi di fatto e di diritto".
Immediata la replica del Codacons, che a sua volta annuncia iniziative legali sia contro l'Autorità sia contro "gli autori delle speculazioni che danneggiano gli utenti dell'energia". "Nonostante i nostri sforzi, facciamo fatica a credere che l'Autorita' per l'energia possa davvero chiedere la revoca del decreto del Tar che sospende gli aumenti di luce e gas, e se cio' dovesse avvenire - afferma il Codacons - sarebbe un provvedimento vergognoso contro il quale daremo battaglia in tribunale".
Nella vicenda interviene anche il Ministero dello Sviluppo Economico, secondo cui il caso "conferma la necessità di fare al più presto chiarezza sui fatti e sui possibili comportamenti speculativi che hanno portato ad un aumento anomalo dei costi di dispacciamento negli ultimi mesi". Il ministro Calenda aveva già chiesto "elementi" a Terna e all'Autorita', sollecitando la conclusione del procedimento di indagine avviato dall'Autorita' stessa entro 60 giorni nonche' l'adozione di meccanismi sanzionatori adeguati e direttamente proporzionati all'entita' degli aumenti che dovessero eventualmente essere imputabili a comportamenti scorretti. Lo stesso ministro aveva anche chiesto all'Autorita' di rendere rapidamente operative le nuove regole sugli sbilanciamenti, in modo da risolvere alcune delle criticita' verificatesi nell'ambito del dispacciamento. Il Governo "segue con grande attenzione" la vicenda. Anche se "nel pieno rispetto dei ruoli", l'obiettivo "prioritario" e' "di non far pagare costi impropri a cittadini e imprese".
Intanto il Codacons invita i 30 milioni di utenti italiani dell'energia ad aderire alla class action avviata dall'associazione. "Se le tariffe energetiche sono aumentate per effetto di condotte illecite adottate da speculatori professionisti, e non certo per il normale andamento del mercato", afferma l'associazione dei consumatori, "l'Autorità dell'energia avrebbe dovuto sospendere qualsiasi incremento dei prezzi. E invece, per i rincari è arrivato il via libera: l'Autorità si è limitata ad avviare un procedimento (delibera 342/2016/E/eel) intimando la cessazione immediata delle condotte anomale ancora in corso e prevedendo 'l'eventuale adozione di altre misure regolatorie'". (AGI)