Genova - Sul tema lavoro e occupazione "abbiamo assistito in questi mesi ad un balletto di dati diffusi per far sembrare che andasse tutto bene. Abbiamo dovuto costastare che il lavoro continua invece ad essere la principale preoccupazione di ogni famiglia". Lo ha detto Susanna Camusso, segretaria generale della Cgil, a margine del corteo del Primo Maggio a Genova.
Per Camusso, "Quello che è' stato costruito in questi anni è il futuro della ricchezza per pochissimi e della povertà per gli altri. Non ci appartiene: pensiamo si debba ripartire dal valore del lavoro e dei lavoratori. Non ci convince l'idea che privatizzare tutto faccia star meglio le persone". Rispondendo alle domande dei giornalisti sulle posizioni degli imprenditori, la leader della Cgil ha osservato: "Se la visione di futuro di Confindustria è quella che sta proponendo al tavolo di Federmeccanica, è vero: non abbiamo visione del futuro. Quel futuro noi non lo vediamo perché la nostra idea di futuro è quella dove le persone stanno meglio. Il problema è quale futuro ci si immagina".
"Più che festeggiare dobbiamo impegnarci. Noi siamo il sindacato della proposta, ma quando non c'è risposta c'è la protesta. Non è vero che il Paese riparte, è fermo in stazione". Così Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil al suo arrivo al punto d'incontro in Piazza della Vittoria a Genova per il corteo nazionale del Primo Maggio.
"Sarà un primo maggio all'insegna del lavoro, del lavoro che manca ai giovani di questo Paese, per chi ha paura di perderlo il lavoro, che ha 65, 66 anni e vuole finalmente andare in pensione. Centralità del lavoro, di una riforma fiscale del lavoro, di crescita e sviluppo, questi sono i temi. Ma anche di una riforma pensionistica che sia spazio ai giovani", ha detto Anna Maria Furlan, segretario nazionale Cisl. (AGI)