Bruxelles - Bruxelles accusa il colosso Usa Google di "abuso di posizione dominante", perché "costringe gli operatori che usano il sistema operativo Android a preinstallare una serie di sue applicazioni su tablet e smartphone", in pratica li obbliga a pre-installare alcune sue app, come Google Maps, GMail, Chrome e altri servizi, non lasciandoli liberi di scegliere "prodotti analoghi e concorrenti". Da Mountain View replicano: "Android ha contribuito allo sviluppo di un ecosistema rilevante e, ancora più importante, sostenibile, basato su un software open source e sull'innovazione aperta. Saremo felici di lavorare con la Commissione Europea per dimostrare che Android è un bene per la concorrenza ed è un bene per i consumatori".
Si apre così un lungo contenzioso tra il commissario europeo per la Concorrenza, Margrethe Vestager, e Google, che ricorda quello che contrappose Mario Monti a Microsoft e che culmino' con una mega-multa per il gruppo di Seattle. L'accusa di "abuso di posizione dominante" arriva dopo che da mesi Google è stata un'osservata speciale di Bruxelles ma, come ha chiarito Vestager, l'inchiesta avviata oggi "non è la fine" di un contenzioso, ma piuttosto l'inizio, trattandosi dell'avvio di una fase preliminare di inchiesta. Google avrà 12 settimane di tempo per rispondere alle accuse mosse dalla Commissione europea, con la possibilità anche di un'audizione orale.
Il colosso Usa replica, Android modello di innovazione aperta
Vestager ha sottolineato che l'attenzione sul colosso statunitense è doverosa visto che "le pratiche di Google sono rilevanti per la mole del traffico internet e perchè smartphone e tablet hanno un ruolo e un uso sempre maggiori nella vita di tutti i giorni", considerando che "circa l'80% degli apparecchi usati in Europa hanno il sistema operativo Android" di Google, dato che Android "è ancora più usato sugli smartphone di basso costo". Alle accuse di Bruxelles ha replicato Kent Walker, Senior Vice President & General Counsel di Google. "Abbiamo rilasciato - spiega - il sistema operativo Android nel 2007. Un sistema open-source e gratuito, supportato da numerosi partner hardware: un modello diverso da tutto quanto lo aveva preceduto. Il primo dispositivo non avrebbe certo lasciato prevedere il futuro successo di Android. Fu descritto come 'particolare', dotato di un affascinante look retrofuturistico; come fosse un gadget di un film di fantascienza degli anni 70 ambientato nel 2038. Ma noi (e le migliaia di altre aziende che lavoravano su dispositivi e app Android) siamo andati avanti". Intanto, è già iniziato un duello che va oltre il caso Google e che vede Washington accusare Bruxelles di usare le regole antitrust come strumento di tutela delle aziende europee. "Difendere le imprese europee - ha subito replicato Vestanger - non è il nostro lavoro. Il nostro lavoro è assicurare il rispetto delle regole Ue". (AGI)