Roma - Nel giorno in cui Shanghai rimbalza e Wall Street si rianima, dopo i buoni risultati del mercato del lavoro Usa, i listini europei chiudono in rosso, a dimostrazione delle incertezze che contraddistinguono in questa fase l'andamento dell'economia globale. La giornata si apre con la stabilizzazione delle borse asiatiche. Pechino sospende il meccanismo che blocca le contrattazioni in caso di perdite oltre il 7% e dalla Cina arriva un segnale positivo: la borsa di Shanghai chiude a +1,93, seguita da Hong Kong a +0,59%, mentre Tokyo termina per la quinta volta consecutiva in rosso a -0,39%. La China Securities Regulatory Commission, l'ente di regolamentazione dei mercati cinesi, ha deciso nella serata di ieri, durante una riunione convocata d'emergenza, di sospendere il nuovo sistema inizialmente concepito per limitare la volatilita' sui mercati, anche se non e' chiaro se si tratta di una misura temporanea o definitiva. L'Europa sembra cogliere al volo il segnale proveniente dalle piazze cinesi e apre positiva, perdendo pero' smalto strada facendo e chiudendo negativa, nonostante i buoni dati sull'occupazione Usa. C'era attesa per i dati sul mercato del lavoro statunitensi, che non deludono le attese. Il numero di occupati Usa avanza di 292 mila unita' a dicembre, nettamente oltre l'atteso incremento di 200 mila unita' e anche i dati di novembre e ottobre vengono rivisti al rialzo. Il tasso di disoccupazione resta fermo al 5%, come previsto.
I listini europei arrestano la loro corsa al rialzo, frenati fin dalla mattinata dai dati negativi sulla produzione industriale in Francia e in Germania e poi dal nuovo calo del prezzo del petrolio. La ripercussione sui mercati azionari non si fa attendere e in Europa Londra chiude a -0,7%, Milano a -1,58%, Francoforte a -1,3% e Parigi a -1,59%. (AGI)
(8 gennaio 2016)