Roma - Disoccupazione in calo a novembre: il tasso diminuisce di 0,2 punti percentuali arrivando all'11,3%, il dato piu' basso da novembre 2012 quando segno' l'11,2%. Lo rileva l'Istat, sottolineando che su base annua la disoccupazione si riduce del 14,3%, pari a -479 mila persone in cerca di lavoro. Gli occupati crescono dello 0,2% (+36mia unita') e il tasso di occupazione aumenta di 0,1 punti percentuali, arrivando al 56,4%. Su base annua l'occupazione cresce dello 0,9%, pari a +206 mila persone occupate. La disoccupazione giovanile scende al 38,1% (in diminuzione di 1,2 punti percentuali rispetto al mese precedente) attestandosi ai livelli di maggio-giugno 2013.
Il commento del premier Matteo Renzi arriva su twitter: "La disoccupazione continua a scendere, oggi 11,3%, e' dimostrazione che #jobsact funziona. L'Italia che riparte, riparte dal lavoro #lavoltabuona".
Il pensiero del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, arriva con un comunicato: "nonostante un quadro internazionale difficile" i dati "rappresentano segnali di speranza e di fiducia per il 2016" e "confermano che le riforme intraprese danno buoni frutti: la fiducia di cittadini ed imprese inizia a trasformarsi in risultati concreti". "I dati ufficiali dell'Istat - sottolinea Poletti - ci dicono che la disoccupazione e' all'11,3%, ai minimi da tre anni, con una diminuzione di 479.000 disoccupati in un anno; che gli occupati crescono di 36 mila unita' in un mese e di 206 mila in un anno, con un aumento dei dipendenti a tempo indeterminato (+141 mila in un anno) e delle donne, mentre si riducono i dipendenti a termine; che la disoccupazione giovanile, ancora molto elevata, scende al 38,1%, con una diminuzione dell'1,2 punti percentuali sul mese precedente e del 4,9 punti percentuali rispetto al 43% di un anno fa, mentre gli occupati crescono del 3,3%".
Per il segretario confederale Cisl, Gigi Petteni, si e' difronte all'"ennesimo segnale di ripresa del lavoro in Italia, che non puo' tuttavia cancellare il fatto che il tasso di disoccupazione e' ancora troppo elevato, soprattutto tra i giovani, le donne e nelle regioni del Mezzogiorno. Pur avendo apprezzato le positive novita' apportate dalla legge di stabilita', manca ancora la svolta che da tempo chiediamo".
Secondo Guglielmo Loy, segretario confederale Uil,e' confermata "la marcia da tartaruga del nostro mercato del lavoro: la piccola crescita a novembre non inverte una rotta che, ad ora, non sta portando ai risultati sperati". Secondo la Uil i posti fissi sono stati solo 70.000 in piu' ad un costo di 25.000 l'uno.
La disoccupazione scende anche in Europa: secondo Eurostat, a novembre il tasso e' passato dal 10,6% di ottobre al 10,5% nell'Eurozona, ai minimi da ottobre 2011, e al 9,1% in Ue, minimi da luglio 2009. Il tasso di disoccupazione giovanile e' al 22,5% nell'Eurozona e al 20% in Ue; in Italia scende al 38,1%, dato migliore di quello greco (49,5%) e spagnolo (47,5%) ma ben lontano da quello tedesco (7%) e danese (9,9%).
(7 gennaio 2016)