Roma - Nessun "assalto al negozio" per l'inizio dei saldi a Roma e Milano. Secondo Giovanna Marchese Bellaroto, presidente di Cna Commercio Roma, "se il buongiorno si vede dal mattino" l'andamento delle vendite di fine stagione "sara' piuttosto timido" e la spesa media a famiglia sara' di 150-170 euro. "Le prime ore dei saldi sono in genere un termometro di quanto accadra' nelle successive settimane - spiega Marchese Bellaroto - Quest'anno poi, con l'inverno arrivato cosi' in ritardo, tanti romani hanno aspettato i saldi per acquistare i capi piu' caldi, approfittando degli sconti". Se l'andamento sara' quello di oggi - avverte - la Cna sara' costretta a rivedere le previsioni: "contavano su un +5/10%, ma questa mattina l'andamento e' stato lievemente inferiore rispetto all'anno scorso". "Aspettiamo comunque di vedere il primo week end - aggiunge - perche' molta gente e' fuori nel tentativo di farsi una settimana di neve ed e' comunque un giorno lavorativo. E poi c'e' da dire che oggi non e' la prima giornata dei saldi: con il commercio in crisi sotto Natale i saldi sono iniziati gia' da 10 giorni. Una prassi che denunciamo". Gli unici settori - conclude - che vedono aumenti di fatturato sono elettronica e telefonia.
Sara' per la giornata piovosa, sara' perche' molti oggi lavorano, e anche perche' qualcuno prolunga le ferie fino a dopo la Befana, ma le lunghe code per i saldi invernali, che si era soliti vedere fuori dai negozi del quadrilatero della moda sono un ricordo di anni passati. I saldi a Milano funzionano ma vanno a rilento. O meglio, non si registra l'assalto tipico del primo giorno di sconti. Anche se i commercianti non si lamentano, e parlano comunque di un aumento delle vendite, iniziate stamattina. Lungo la rinomata Via Montenapoleone, all'interno delle boutique d'alta moda c'e' una discreta clientela. Piu' affollati invece gli store di abbigliamento casual e giovanile, come le catene Zara e H&M, con code alle casse e ai camerini. La verita' e' che gia' da diversi giorni, in alcuni casi anche prima di Natale, molti negozi hanno praticato delle 'offerte speciali', o applicato dei ribassi rispetto al prezzo di cartellino. Lo sconto in molti casi veniva comunicato via e-mail ai clienti abituali. Oppure si veniva informati della possibilita' di usufruire dello sconto, appena varcata la porta del negozio.
Dopo un Natale sostanzialmente positivo nelle principali citta' toscane, ma con situazioni in chiaro/scuro specie nell'interno e sulla costa ora tutte le attese, in particolare nel settore dell'abbigliamento, si rivolgono ai saldi con una buona affluenza e code di fronte a diversi negozi. "Secondo i primissimi dati elaborati in un rapido sondaggio fatto stamani da Confesercenti Toscana sull'avvio dei Saldi - ha commentato Nico Gronchi presidente regionale Confesercenti - il decollo e' positivo un po' ovunque anche se occorreranno un po' di giorni per valutarne la consistenza". La crisi dei consumi che andava avanti dal 2008 con una flessione complessiva in sette anni del 23/25 % in queste festivita' natalizie ha registrato dati che gradualmente si stanno assestando. Insomma se pur in un andamento non omogeneo tra le varie aree della Toscana i dati rilevati nelle festivita' natalizie sono complessivamente con il segno positivo. Bene nelle citta' d'arte, anche nell'abbigliamento. Firenze e Siena in testa grazie anche ad un flusso di turisti in netto aumento (+5%). Meno bene nel livornese e nel grossetano e in alcune zone interne della regione. I saldi invernali incidono per circa il 20% sul fatturato medio delle aziende del settore e la previsione di spesa per nucleo famigliare e' di circa 220 euro.
Primo giorno di saldi in Calabria e negozi "presi d'assalto" soprattutto nei centri commerciali, dove si registra un buon numero di presenze. Una boccata d'ossigeno per i negozianti, secondo le associazioni di commercianti e consumatori, ma anche un'occasione per tante famiglie che hanno atteso questo periodo di offerte per acquisti piu' convenienti. Un tema evidenziato all'Agi dal direttore della Confesercenti Calabria, Pasquale Capellupo, il quale parla di " speranze e i buoni auspici rispetto ad un'opportunita' che vale sia per i commercianti che per i clienti. Le condizioni pare che ci siano tutte - ha spiegato Capellupo - anche se non avverra' qualcosa che rivoluzionera' i problemi di un comparto che soffre ancora la crisi". (AGI)