Milano - Piazza Affari batte le concorrenti e, con un rialzo del 13,9%, si avvia a chiudere il 2015 con la migliore performance tra i principali mercati azionari. Un rialzo contenuto, comunicato da Borsa italiana nell'annuale 'review' sui mercati, ma che e' bastato per mettere in fila le maggiori piazze europee e mondiali; considerando anche i mercati di seconda fascia, emerge che solo Dublino (+30%) e Buenos Aires (+39%) hanno fatto meglio. Alle 17.30 di oggi la Borsa di Milano archiviera' cosi' il quarto anno consecutivo di rialzo, portando i guadagni da inizio 2012 intorno al +45%. Nel 2015 la capitalizzazione complessiva e' salita a 567,6 miliardi di euro, in crescita del 17,6% rispetto al 2014; il dato rappresenta il 34,8% del Pil del Paese, mentre nel 2014 era pari al 29,1%. Piu' frizzanti anche gli scambi, che hanno raggiunto una media giornaliera di 3,2 miliardi di euro contro i 2,9 miliardi del 2014. Il 2015 e' stato anche l'anno record dal 2007 in termini di nuove ammissioni, con 32 matricole che hanno esordito sul mercato. La privatizzazione delle Poste, in contrattazione dal 26 ottobre, con oltre 3 miliardi di euro di capitale raccolto e' stata la piu' grande ipo dell'anno in Europa e la maggiore dell'ultimo decennio in Italia (dal 2006). Le altre sette matricole del mercato principale (Mta) sono state Banzai, Ovs, Massimo Zanetti (il gruppo del caffe' Segafredo), Inwit (la societa' delle torri di Telecom), Banca Sistema, Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna e Openjobmetis. Si sono aggiunte inoltre Fila (proveniente dal segmento Miv) e Banca Mediolanum. I debutti non sono bastati pero' ad arginare l'esodo dal Mta, che ha perso tre societa' (storico l'addio di Pirelli) scendendo a quota 282; il 'boom' dell'Aim, il segmento delle piccole imprese, ha permesso a piazza Affari di chiudere l'anno con 356 societa' quotate, in aumento dalle 342 di fine 2014. Sul fronte raccolta, nei 12 mesi le quotate hanno incassato 9,8 miliardi di euro; gli aumenti di capitale sono stati 13 per piu' di 4 miliardi di euro (3 miliardi solo per Mps) mentre in 27 nuovi collocamenti sono stati raccolti circa 5,7 miliardi di euro (piu' della meta' relativi alle Poste). Da record il dato sulle opa che, con l'operazione di ChemChina su Pirelli, hanno raggiunto un controvalore di 5,4 miliardi. Guardando infine ai titoli, la maglia nera sul paniere principale andra' di nuovo a Mps (circa -35%) mentre Italcementi, destinata il prossimo anno a cambiare bandiera e a passare al gruppo tedesco Heidelbergcement, sara' la regina del Ftse Mib con un balzo a tre cifre (+107%). Da segnalare anche che Intesa Sanpaolo ha superato Unicredit divenendo l'azione piu' scambiata per controvalore (95,2 miliardi di euro nel complesso); l'istituto guidato da Federico Ghizzoni ha mantenuto il primato negli scambi in termini di contratti (3,9 milioni). (AGI)