Milano - Paolo Ligresti, figlio del noto costruttore siciliano Salvatore Ligresti, torna in liberta'. Il gup di Milano Andrea Ghinetti gli ha revocato gli arresti domiciliari 'perche' il fatto non sussiste' e ha assolto altri due imputati della societa', l'ex attuario della compagnia assicurativa, Fulvio Gismondi, e Pier Giorgio Bedogni, ex dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili. L'ex membro del Cda di Fonsai, che era stato accusato di falso in bilancio e aggiotaggio, difeso dall'avvocato Davide Sangiorgio, e' stato assolto questo pomeriggio, nel processo con rito abbreviato, che era stato trasmesso da Torino a Milano per competenza territoriale il 18 marzo 2014. Il fascicolo a carico di Paolo Ligresti fa infatti parte di una piu' ampia inchiesta della procura torinese che ipotizza la manipolazione del mercato e la falsificazione del bilancio 2010 di Fondiaria-Sai (approvato nel 2011). I conti della compagnia assicurativa non sarebbero stati corretti nella parte che riguarda le riserve sinistri per circa 600 milioni di euro, arrecando di conseguenza un danno a non meno di 12mila risparmiatori, e presunti dividendi per oltre 250 milioni, percepiti illecitamente da ex amministratori e dal resto della famiglia. L'inchiesta, cosiddetta 'Fonsai bis', nel luglio del 2013 aveva travolto tutta la famiglia Ligresti: l'ingegnere Salvatore Ligresti e la figlia Jonella, che sono sotto processo a Torino, e l'altra figlia Giulia che sempre a Torino ha patteggiato 2 anni e 8 mesi ed. A seguito dell'inchiesta torinese anche Paolo Ligresti era stato destinatario di una ordinanza di custodia cautelare. Che ha osservato dopo due anni di latitanza in Svizzera (avendo preso la cittadinanza elvetica non rischiava l'estradizione), quando lo scorso 29 giugno, ha deciso di tornare in Italia agli arresti domiciliari. Nell'udienza milanese e' stata assolta anche la societa' che faceva parte della galassia Ligresti e poi e' confluita in UnipolSai dall'accusa di avere violato la legge 231 del 2001 sulla responsabilita' oggettiva per i reati commessi dai dipendenti. Le motivazioni della sentenza arriveranno tra 90 giorni. (AGI)