AGI - Alla presenza del presidente della Repubblica algerino Abdelmadjid Tebboune e del presidente del Consiglio Mario Draghi, il presidente di Sonatrach, Toufik Hakkar, e l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi hanno firmato oggi ad Algeri un accordo che consentirà a Eni di aumentare le quantità di gas trasportate attraverso il gasdotto TransMed/Enrico Mattei, nell'ambito dei contratti a lungo termine di fornitura di gas in essere con Sonatrach a partire dai prossimi mesi autunnali, confermando la forte cooperazione fra i paesi.
Tale accordo utilizzerà le capacità disponibili di trasporto del gasdotto per garantire maggiore flessibilità di forniture energetiche, fornendo gradualmente volumi crescenti di gas a partire dal 2022, fino a 9 miliardi di metri cubi di gas all'anno nel 2023-24.
La firma è avvenuta nel corso della visita del presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Mario Draghi, al presidente della Repubblica Democratica Algerina, Abdelmajid Tebboune, a seguito della firma di una più ampia lettera di intenti per il rafforzamento della cooperazione in ambito energetico tra il ministro degli Esteri algerino Ramtane Lamamra e il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio, per conto dei rispettivi governi, alla presenza del primo ministro algerino, Aymen Benabderrahmane, del ministro dell'Energia algerino Mohamed Arkab, e del ministro italiano della Transizione Energetica.
L'accordo tra Eni e Sonatrach, le cui basi erano state gettate durante la precedente visita ad Algeri di Descalzi e del ministro degli Esteri italiano Di Maio lo scorso 28 febbraio, è stato definito e firmato in tempi record a seguito di intense negoziazioni che hanno coinvolto nell'ultimo mese il top management delle due aziende.
I nuovi volumi di gas oggetto dell'accordo sono anche frutto della stretta collaborazione nello sviluppo di progetti upstream a gas che, attraverso il modello fast track distintivo Eni, sta portando una accelerazione significativa alla messa in produzione del potenziale dei campi algerini.
Eni è presente in Algeria dal 1981; con una produzione equity di 100.000 mila barili di olio equivalente al giorno, rappresenta la più importante compagnia internazionale nel paese. Oltre ad un ambizioso programma di esplorazione e sviluppo, Eni sta valutando opportunità nei settori delle rinnovabili, dell'idrogeno, della cattura, dell'uso e dello stoccaggio della CO2 e della bioraffinazione, in linea con il proprio impegno per il raggiungimento della carbon neutrality entro il 2050.
"Oggi è un giorno speciale per le relazioni tra Italia e Algeria - ha detto l'ad di Eni, Claudio Descalzi - in particolare per Eni e Sonatrach: grazie alla collaborazione stretta e di lunga data tra le due società si è riusciti in così poco tempo e con uno enorme sforzo congiunto a firmare questo importante accordo che consolida ulteriormente la partnership tra le aziende e rafforza la cooperazione tra i nostri paesi".