Eni e Adnoc, compagnia petrolifera nazionale di Abu Dhabi, hanno completato la partnership strategica annunciata lo scorso gennaio, attraverso la quale Eni ha acquisito la quota del 20% in Adnoc Refining. I partner dell’operazione, che comprendono anche la società austriaca Omv (15%), riferisce una nota, hanno anche costituito una joint venture dedicata alla commercializzazione di prodotti petroliferi. Adnoc Refining raffina oltre 922 mila barili al giorno di greggio presso le proprie raffinerie situate a Ruwais e Adbu Dhabi. L’operazione è una delle più grandi mai realizzate nel settore della raffinazione e riflette la dimensione, qualità e potenziale di crescita degli asset di Adnoc Refining.
Il complesso di raffinazione di Ruwais, in particolare, è il quarto al mondo come dimensione ed è oggetto di ulteriore espansione e integrazione, al fine di sviluppare il più grande sito di raffinazione e petrolchimica a livello mondiale. Attraverso queste operazioni di espansione, Adnoc è destinata a diventare leader globale nel settore downstream. L’ammontare finale corrisposto da Eni per l’operazione è di circa 3,24 miliardi di dollari.
Adnoc, Eni e Omv hanno costituito presso l’Abu Dhabi Global Market la nuova joint venture dedicata alla commercializzazione dei prodotti petroliferi con la stessa ripartizione di quote raggiunta in Adnoc Refining. Le attività di trading saranno avviate nel 2020, quando i processi, le procedure e i sistemi necessari allo svolgimento delle operazioni saranno finalizzati.
Eni e Omv, prosegue il comunicato, contribuiranno con le rispettive competenze, esperienze operative e attività di supporto per accelerare il più possibile lo sviluppo della Joint Venture, consentendo ad Adnoc e ai suoi partner di ottimizzare i propri sistemi e gestire al meglio i flussi di prodotto a livello internazionale. Gli accordi completati oggi sono testimonianza della solidità della partnership tra Eni e Adnoc. Attraverso l’operazione, Eni finalizza il proprio ingresso nel settore downstream degli Emirati Arabi Uniti e incrementa del 35% la propria capacità di raffinazione.
L’operazione, sottolinea ancora la nora, si inquadra nella strategia di Eni volta a diversificare geograficamente il proprio portafoglio complessivo e a renderlo sempre più bilanciato lungo la catena del valore. Eni è presente nel settore upstream degli Emirati Arabi Uniti da marzo 2018, quando si è aggiudicata da Adnoc il 10% delle concessioni di Umm Shaif e Nasr e il 5% di quella di Lower Zakum, seguite nel novembre dello stesso anno dall’assegnazione del 25% della concessione di Ghasha, mega progetto offshore di Adnoc. Il 12 gennaio scorso, Eni si è aggiudicata il 70% nelle concessioni esplorative offshore denominate Blocco 1 e Blocco 2. Eni in Medioriente, oltre che negli Emirati Arabi Uniti, è presente anche in Oman, Bahrain, Libano e Iraq.