Assisi - "La grande sfida e' quella di rispettare l'ambiente e assicurare energia a miliardi di persone che non ce l'hanno. Per quanto riguarda l'Africa, il nostro impegno e' quello di sviluppare energia africana per l'Africa, riducendo l'export, e aumentando la trasformazione del prodotto primario in energia e questo lo facciamo in molti paesi africani". Lo ha detto l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, intervenendo al convegno 'La casa comune: nostra madre terra' organizzato ad Assisi in occasione dell'incontro internazionale 'Sete di pace'.
Intanto Eni ha ripreso con successo l'attivita' esplorativa nell'onshore della Tunisia, precisamente nel deserto del Sahara a circa 700 chilometri a sud di Tunisi. La societa' ha appena concluso le operazioni sul pozzo di scoperta Laarich Est-1, ubicato nella concessione MLD (Makhrouga-Laarich-Debbech) di cui Eni possiede una quota del 50% e la societa' di stato tunisina Etap il restante 50%. Laarich Est-1, che si trova a 5 chilometri di distanza dal centro di trattamento olio gia' esistente nella concessione, ha raggiunto la profondita' finale di 4.111 metri scoprendo delle mineralizzazioni a idrocarburi in intervalli sabbiosi di eta' Siluriana ed Ordoviciana. I test di produzione hanno evidenziato una capacita' di erogazione di circa 2.000 barili di olio al giorno, confermando il buon potenziale minerario della concessione individuato grazie alla recente prospezione geofisica tridimensionale eseguita sul permesso. Il pozzo di Laarich East-1, iniziato in giugno, e' gia' stato allacciato alla produzione. Le attivita' di esplorazione in Tunisia proseguono con la perforazione di ulteriori prospect gia' individuati tramite prospezione geofisica tridimensionale. La perforazione di Laarich Est-1 e' parte della strategia near field di Eni, adottata per far fronte al nuovo contesto di prezzi del petrolio bassi e che consiste nel condurre le attivita' esplorative nelle vicinanze di infrastrutture esistenti con capacita' disponibile. Questo permette di ottimizzare, in caso di scoperta, i costi di sviluppo e accelerare il time to market della messa in produzione. Eni opera in Tunisia nelle attivita' di esplorazione e produzione di idrocarburi dai primi anni '60, con la scoperta del campo giant ad olio di El Borma, tuttora in attivita'. La produzione di Eni nel paese e' attualmente di circa 11mila barili di olio equivalente al giorno.
In merito all'ingresso nell'upstream del Montenegro dove il gruppo ha firmato un contratto di concessione relativo all'esplorazione di 4 blocchi offshore, l'ad di Eni ha detto: "Pensiamo che ci siano delle prospettive dal punto di vista del gas". "E' il risultato di una gara che abbiamo vinto anche perche' abbiamo competenze nell'area dell'Adriatico e adesso cominciamo la fase esplorativa. Pensiamo che ci siano buone potenzialita'" ha affermato Descalzi. (AGI)