AGI - Il dossier Ita-Lufthansa torna sotto i riflettori. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in conferenza stampa al termine del G20, ha riaperto il caso parlando del mancato via libera della Concorrenza europea, atto necessario per concretizzare l'accordo già firmato da alcuni mesi.
"Sta accadendo qualcosa di curioso - ha detto - la Commissione europea che ci ha chiesto per anni di trovare una soluzione, quando la troviamo la blocca. Su questo vorremmo una risposta e la questione è stata sottoposta al commissario Gentiloni dal ministro Giorgetti".
Immediata la replica da Bruxelles: "Non abbiamo ancora ricevuto la notifica sull'accordo tra Ita e Lufthansa e a parte questo non c'è molto da dire", ha dichiarato un portavoce della Commissione europea.
Dell'operazione hanno discusso nel corso del G20 anche il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner. Fonti del Mef hanno chiarito a stretto giro che "la notifica dell'accordo" alla Commissione europea per la concorrenza "viene accettata, da prassi, solo al termine di un'istruttoria che la stessa Commissione sta portando avanti molto minuziosamente nell'ambito di una fase di pre notifica già avviata".
E hanno precisato che "la risposta dell'esecutivo comunitario affidata a un portavoce è positiva perchè rappresenta il presupposto di un iter che sarà molto veloce" sottolineando che il Mef si è attivato per ottenere un incontro "in tempi brevi" con il commissario Didier Reynders, che ha la responsabilità ad interim del portafoglio per la concorrenza, in sostituzione di Margrethe Vestager, candidata alla presidenza della Bei.
Bruxelles ha quindi fatto sapere che la Commissione "rimane in stretto contatto con le parti per discutere la transazione prima della sua notifica ufficiale" e che "questi contatti pre-notifica sono continui e fanno parte del processo standard per la valutazione di un'operazione complessa".
In base all'accordo raggiunto a fine maggio, che ha ottenuto anche il via libera della Corte dei Conti, Lufthansa acquisirà una partecipazione pari al 41% del capitale sociale di Ita Airways a fronte di un investimento di 325 milioni di euro, con l'opzione di comprare anche le rimanenti quote in un secondo momento.
L'intesa avvia quindi il percorso di privatizzazione della compagnia di bandiera italiana, nata alla fine del 2021 dalle ceneri di Alitalia, dopo 4 mesi di trattativa in esclusiva tra il Mef e il più grande vettore aereo europeo.
Il piano industriale 2023-2027 condiviso tra governo italiano e Lufthansa prevede una crescita dei ricavi dai 2,5 miliardi di euro attesi quest'anno a 4,1 miliardi previsti per il 2027.
L'accordo punta alla crescita e al rinnovo della flotta di Ita, che a fine 2027 disporrà di 94 aerei rispetto ai 71 attuali, con un'età media di cinque anni, e garantirà l'ottimizzazione dei consumi e dell'impatto ambientale.
L'organico, per il quale è prevista quest'anno una crescita fino a 4.300 dipendenti per effetto delle 1.200 assunzioni in corso di finalizzazione, salirà a oltre 5.500 unità al termine del piano.
Dopo il 2025, quando si stima che la compagnia diventi profittevole, è previsto un investimento nell'ordine di 450 milioni per il controllo di Ita da parte dei tedeschi, mentre il Mef potrebbe mantenere il 10% o un rappresentante nel board.
All'interno dell'accordo, il Mef si è impegnato a un aumento di capitale di 250 milioni di euro e ha concordato, insieme a Lufthansa, delle opzioni per consentire in un successivo momento una potenziale acquisizione delle azioni rimanenti da parte del vettore tedesco.
Inoltre per garantire che la crescita di Ita sia sostenibile, Lufthansa intende estendere il trasporto intermodale per il traffico feeder all'interno dell'Italia.
Lo scorso febbraio il gruppo tedesco ha firmato un memorandum d'intesa con Ferrovie dello Stato. A inizio agosto la compagnia tedesca ha dichiarato che l'acquisizione è soggetta all'approvazione delle autorità competenti, attesa entro la fine dell'anno.