Il 12 e 13 settembre, martedì e mercoledì, prende il via la Champions League 2017-18 o, come va di moda dire negli ultimi tempi, la Road to Kiev, ovvero la destinazione che cambia di anno in anno con la città che ospita la finale. La capitale ucraina tornerà palcoscenico più importante del calcio continentale sei anni dopo aver ospitato la finale degli Europei 2012 in cui la Spagna rifilò un amarissimo 4-0 all’Italia di Cesare Prandelli.
La geografia della Champions 2017-18
La nazione più rappresentata di questa edizione è l’Inghilterra, che piazza eccezionalmente 5 squadre: 4 arrivano grazie ai posti in campionato (Chelsea, Tottenham e Manchester City diretti, Liverpool grazie ai preliminari) e la quinta, il Manchester United di José Mourinho, si qualifica per aver vinto l’edizione 2016-17 dell’Europa League. Segue la Spagna a 4 con Real Madrid campione di Spagna e d’Europa, Barcellona, Atletico Madrid e Siviglia. A quota tre squadre Germania, Portogallo e, come detto, Italia. Da segnalare il debutto dell’Azerbaigian, che vede nelle 32 il Qarabag, che sarà avversaria della Roma.
La Spagna non è la nazione più rappresentata quest’anno ma è quella che ha vinto di più la Coppa Campioni/Champions League, 17 volte e con solamente due squadre, ovvero Real Madrid (12 titoli) e Barcellona (5). Inoltre, la Champions viene alzata da capitani di squadre spagnole da ormai quattro anni consecutivi: Real nel 2014, Barcellona nel 2015 quindi doppietta Real nel 2016 e nel 2017 che segnano un dominio iberico schiacciante, considerando che due volte su quattro quei trionfi sono avvenuti contro un’altra spagnola, l’Atletico Madrid. Se non bastasse, nel frattempo il Siviglia dominava l’Europa League vincendo per tre anni di fila dal 2014 al 2016: un dominio totale da parte del calcio spagnolo sul Vecchio Continente.
Ultima nazione a gioire prima dell’impressionante dominazione spagnola è stata la Germania con il Bayern Monaco in una finale tutta tedesca nel 2012-13; ultima vittoria inglese nel 2011-12 con il Chelsea corsaro ai rigori nella finale dell’Allianz Arena contro i bavaresi di Jupp Heynckes; quindi ultima gioia italiana con l’Inter di Mourinho nel 2010.
Finalmente tre squadre italiane
Il contingente italiano torna finalmente a vedere 3 squadre nella fase a gironi, ovvero Juventus, Roma (qualificate di diritto) e Napoli, vittorioso ai preliminari contro il Nizza. Dal 1999-2000 al 2011-12 il numero massimo di squadre italiane ammesse era 4, ma dal 2012-13 il peggioramento del ranking UEFA dell’Italia ha portato a ridurre le squadre italiane a 3: le prime due classificate in campionato si qualificano direttamente alla fase a gironi, la terza gioca uno spareggio. Questo sarà l’ultimo anno con questo regolamento: dal prossimo anno le italiane saranno 4 direttamente ai gironi, ovvero senza passare dal preliminare.
Non succedeva dal 2013-14 quando Juventus, Napoli e Milan si presentarono fra le migliori 32 compagini d’Europa. Da allora solo le due qualificate direttamente dal campionato presero parte alla Champions poiché il Napoli nel 2014-15, la Lazio nel 2015-16 e la Roma nel 2016-17 - terze classificate nei precedenti campionati - furono eliminate ai preliminari, rispettivamente da Athletic Bilbao, Bayer Leverkusen e Porto. L’auspicio è che le tre italiane siano presenti anche fra le 16 degli Ottavi: come vedremo, i gironi presentano alcune insidie, soprattutto per la Roma, che dovrà eliminare almeno una big del calcio europeo per andare agli ottavi. Negli ultimi due anni le italiane ai gironi hanno passato il turno; le ultime squadre italiane eliminata ai gironi furono la Juventus di Antonio Conte e il Napoli di Rafael Benitez nel 2013-14, con il solo Milan capace di andare agli ottavi. L’ultima volta che tre squadre italiane su tre passarono indenni i gironi risale al 2011-12, quando Milan, Inter e Napoli raggiunsero gli ottavi.
I gironi delle italiane ai raggi X
Juventus, Napoli e Roma hanno pescato i seguenti gironi: i bianconeri sono nel gruppo D con Barcellona, Olympiakos e Sporting Lisbona, gli azzurri nel gruppo F con Shakthar, Manchester City e Feyenoord, i giallorossi nel C con Atletico Madrid, Chelsea e Qarabag.
La Roma ha il compito più difficile: deve conquistare un biglietto per gli ottavi strappandolo a una tra Chelsea e Atletico Madrid, dando per scontato che il debuttante Qarabag non abbia alcuna speranza di presentarsi in campo a febbraio fra le migliori 16 d’Europa. I precedenti nella moderna Champions League (quindi dal 1992-93 in poi) dicono che la Roma abbia passato 7 volte il turno su 9 partecipazioni (78%). Ottimo lo storico del Chelsea nella fase a gironi: inglesi ai nastri di partenza in 13 occasioni e solo 1 eliminazione nel 2012-13 (93% di passaggi del turno). Negli scontri diretti coi rivali in competizioni europee ufficiali per la Roma una vittoria e una sconfitta con il Chelsea nel 2008-09 e due sconfitte in due incontri contro l’Atletico di Madrid che risalgono alla Coppa UEFA 1998-99. L’Atletico Madrid, inoltre, ha sempre chiuso in testa il suo girone nelle ultime 4 edizioni di UEFA Champions League e ha una percentuale di passaggio agli ottavi dopo i gironi dell’86%.
I blaugrana non vengono eliminati ai gironi dal 2000-01 e, nella moderna Champions, hanno superato il primo turno nell’85% dei casi. I catalani fanno meglio della Juve, che passa per l’82% e che ha nella sconfitta sotto la neve di Istanbul contro il Galatasaray nel 2013-14 l’ultima eliminazione in questa prima fase. Male nei precedenti lo Sporting Lisbona (promosso in 1 caso su 7, 15%), fa un po’ meglio l’Olympiakos (24% di superamento del turno a gironi). Negli scontri diretti ufficiali in ambito europeo, il bilancio del Barcellona con la Juve è di perfetta parità: 3 vinte, 3 pareggiate e 3 perse. Prima volta in gare ufficiali per i bianconeri contro i portoghesi dello Sporting Lisbona, i quali però hanno giocato 3 amichevoli contro la Juve vincendo sempre. Juventus-Olympiakos è una sorta di piccolo classico: negli ultimi anni le due compagini si sono incontrare spesso, per un totale di 8 incroci, 5 vittorie della Juve, 1 pari e 2 vittorie dei greci, l’ultima nei gironi di tre anni fa (1-0 ad Atene).
Infine il Napoli di Sarri ha sulla carta il turno più semplice fra le italiane: il Manchester City di Pep Guardiola si candida a sfidare gli azzurri per il primato nel girone, mentre Shakhtar e Feyenoord paiono leggermente sfavorite, anche guardando alle precedenti edizioni: lo Shakhtar ha passato i gironi solo 3 volte su 11 partecipazioni (72% di eliminazioni) mentre gli olandesi hanno passato la prima fase solo in un’occasione su quattro (25%). Stesse percentuali per Napoli e City, promosse nel 67% dei casi. Le due squadre si ritrovano in questa fase dopo 5 stagioni: nel 2011-12, stagione d’esordio per gli azzurri nella moderna Champions, il Napoli di Walter Mazzarri pareggiò contro il City di Mancini in Inghilterra e vinse 2-1 al San Paolo grazie a un super Cavani, autore di una doppietta. Sfide inedite, invece, con Feyenoord e Shakhtar.