AGI - Torna Fiorella Mannoia e lo fa con un album dal titolo emblematico: Disobbedire. Il nuovo lavoro uscirà venerdì prossimo, il 29 novembre. È un progetto di 9 tracce che compongono un ritratto di una delle più grandi e brave interpreti della musica italiana. Impegnata anche sui temi sociali, presidente onorario della Fondazione Una Nessuna Centomila, in prima linea per la difesa delle donne vittime di violenza e contro la discriminazione di genere, Fiorella Mannoia ha da poco compiuto 70 che ha festeggiato con un grande concerto a Roma, dove ha riunito tanti amici e colleghi.
'Disobbedire' è un po' il suo ritratto, un manifesto se cosi vogliamo definirlo, di quello che Fiorella Mannoia oggi è. Alcune delle canzoni sono firmate dalla cantante in prima persona. Sono testi che fondono amore e consapevolezza, speranza e denuncia. Brani che guardano al nostro tempo e in cui la musica si fa portavoce di impegno culturale e sociale. Su tutti, un brano bellissimo, un 'mantra' che dovremmo tenere a mente ovvero, "La storia non si deve ripetere".
"È la canzone più urgente in un momento come questo - dice all'AGI l'artista romana - Soltanto sapendo da dove veniamo riusciamo a capire dove stiamo andando. Io sono nata dieci anni dopo la fine della guerra, i racconti di quell'epoca mi sono stati fatti dai diretti interessati: i miei zii, la mia famiglia. È come se avessi vissuto le cose terribili che hanno passato. Ecco, pensare che tutto questo si debba ripetere, mi atterrisce. Abbiamo tante guerre sparse per il mondo di cui non si parla per niente. Ma vicino a noi abbiamo quella nel cuore dell'Europa di cui non si deve la fine perché non c'è volontà politica. Continuiamo a mandare le armi, ma nessuno si fa la domanda: fino a dove vogliamo spingerci? Dove sta l'obiettivo finale? E questo, vale anche per quella fra Israele e Palestina. Inizio a essere inquieta: il passato non deve ripetersi, fermiamoci".
Il brano "La storia non si deve ripetere" sarà in radio il giorno della pubblicazione del disco e si presenta in due versioni: una cantata interamente da Fiorella disponibile in digitale e in rotazione radiofonica sempre da venerdì 29 novembre, e una contenuta nell'album impreziosita dai featuring di Francesca Michielin e Federica Abbate che si uniscono alla voce della cantautrice in una sorta di preghiera intergenerazionale. La partecipazione e i temi sociali sono il fil rouge dell'intera tracklist che si apre con Mariposa, gia' Premio Sergio Bardotti al Festival di Sanremo 2024 e Premio Elsa Morante, ispirata alla storia delle sorelle Mirabal.
E ancora, la title track 'Disobbedire' invita a riflettere sul valore dell'indipendenza e dell'autenticità in un mondo che spesso induce a conformarsi; Dalla parte del torto con il featuring di Piero Pelù che ribadisce che in questo mare di contraddizioni, dove la pace si oppone alla violenza, restare umani è la sola emergenza, e Domani è primavera, con Michele Bravi, in cui convivono il buio di questi tempi e la voglia di cambiamento di chi non si arrende.
"Per me, in questa società il nostro compito è fare bene il proprio lavoro, con passione e coscienza. Ognuno risponde a se stesso. C'è chi non sente l'esigenza di occuparsi di quello che ci circonda, ed è giusto che anche questo: che lo faccia! Ma per quanto mi riguarda, impegnarmi fa parte della mia vita, del mio essere. Ci sono tanti colleghi che lo fanno come me altri no. Ma non c'è giudizio su questo. Nella mia coscienza dico che arrivata a 70 anni, quando qualcosa non la sento giusta la devo dire. Altrimenti non sarei contenta di me. Io voglio essere contenta di me e dico quello che penso. Piaccia o non piaccia questo mi atteggiamento, poco importa. Mi prendo insulti, lo metto in conto, lo so".
L'artista, dopo l'incredibile successo delle tappe estive di "Fiorella Sinfonica-Live con orchestra" andate tutte esaurite, proseguirà il suo viaggio live nell'atmosfera intima e suggestiva dei teatri: "Fare una tournée con l'orchestra sinfonica era un mio sogno di sempre. Abbiamo arrangiato le canzoni in funzione dell'orchestra. È stato un sogno realizzato. Siamo partiti dai grandi spazi estivi per tornare oggi nei teatri che sono la mia dimensione congeniale. Do' molta importanza al testo e canto non solo con la voce ma anche con la gestualità, sono un'attrice della canzone e il teatro permette di vedermi meglio da vicino. Per questo mi è più congeniale".