AGI - "Sto ancora aspettando che qualcuno mi chieda scusa". Il nuovo romanzo di Michela Marzano, edito da Rizzoli, attraverso la protagonista conduce i lettori verso una riflessione sul significato profondo del consenso. Anna è stata una bambina insicura e un'adolescente sospesa tra la timidezza e il desiderio di essere vista. Da adulta, a Parigi, vorrebbe fare l'attrice e invece finisce per fare la giornalista. Vive relazioni ambigue, sposa un marito violento, ha un'amica del cuore che la critica e la consola. E si chiede: Come fanno le altre a farsi rispettare? L'occasione per rispondere a questa domanda le arriva insegnando in un corso universitario ai ragazzi di una nuova e più consapevole generazione. Il confronto con loro le aprirà allora una nuova strada per ripensare a vari episodi della sua vita.
Fra i motivi per cui è bene leggere questo libro c'è sicuramente il fatto che si tratta di una lettura quanto mai attuale. Estremamente attuale. E' un bene che esistano libri così. Il fenomeno dei femminicidi, il maschilismo imperante, le mille difficoltà che ancora oggi hanno le donne in ambito relazionale e lavorativo impongono un ripensamento del concetto di consenso che costringa anche gli uomini a interrogarsi sui loro comportamenti.
In effetti, quante sfumature ha il consenso? Quando possiamo essere sicure che in un sì non si nasconda un'esitazione? Non è possibile fissare delle regole per stabilire come e quando il consenso può essere espresso legittimamente. Esiste il consenso per amore, il consenso per compiacersi, quello delle circostanze che lo favoriscono, quello non ascoltato, quello estorto con violenza.
E chi riceve questo consenso, ha gli strumenti per comprenderlo appieno? No, non sempre. E a che cosa esattamente acconsento quando do il mio consenso? Ecco, tra le pagine del libro si trovano situazioni comuni, in cui il consenso viene trattenuto e non ascoltato, ma anche spiegato, discusso e affermato.
Il libro indaga anche sull'eredità del Metoo. Le riflessioni di Michela Marzano toccano anche l'evoluzione del movimento del Me Too. Attraverso la storia della protagonista e le sue riflessioni con gli studenti a cui insegna giornalismo si arriva alla conclusione che siamo fermi, che forse, abbiamo perso un'occasione di emanciparci tutti da una cultura ancora troppo patriarcale.