AGI - Dopo 16 anni di silenzio The Cure escono con un nuovo album. La band guidato dal carismatico leader Robert Smith, ha pubblicato oggi 'Songs of a Lost World', quattordicesimo disco in studio e primo dal 2008. Il nuovo lavoro, che ha già ricevuto recensioni entusiastiche, segna il ritorno del gruppo che ha segnato gli anni '80 e '90 con successi come "Boys Don't Cry", "Close To Me" e "Friday I'm In Love" e che ha avuto influenze profonde nelle rock band contemporanee, primi fa tutti gli irlandesi Fontaines D.C, universalmente considerati la realtà più interessante nel genere.
"Songs of a Lost World" esce su vinile, CD, cassetta e streaming e Smith, oggi 65ene, mantiene il suo stile unico: capelli arruffati, smokey eye e rossetto rosso. Per il Guardian 'Songs of a Lost World' è il miglior album del gruppo dai tempi di 'Disintegration' del 1989. "Il gruppo è al suo apice artistico: malinconico e commovente, con un suono percussivo che corrisponde all'impatto emotivo dei testi", scrive il quotidiano britannico. 'Songs of a Lost World' è immerso nel dolore e nella morte.
"La morte purtroppo è sempre più presente ogni giorno. Quando sei più giovane, la romanticizzi. Poi inizia a succedere ai tuoi parenti più stretti e ai tuoi amici. Allora è una storia diversa", ha detto Smith alla Bbc, "Dopo 50 minuti di ascolto dell'album finisci in un posto diverso da quello in cui hai iniziato".. The Cure non pubblicavano un disco da '4.13 Dream' del 2008 ma continuano a riempire teatri, palazzetti e stadi ovunque si esibiscano. La band, nata nel 1976 a Crawley nel Sussex, ha venduto più di 30 milioni di album in tutto il mondo.