AGI - Scene di guerriglia urbana a Roma, alla fine della manifestazione filopalestinese che fino alla conclusione si era svolta senza incidenti e con la partecipazione di 6 mila persone. Mentre i promotori palestinesi avevano dichiarato il successo della dimostrazione non autorizzata, alcuni incappucciati hanno cominciato a tirare sassi, bottiglie, persino un palo stradale divelto dall'asfalto, contro le camionette della polizia disposte a proteggere via Ostiense dai tentativi di proseguire in corteo.
Le forze dell'ordine hanno spruzzato gli idranti sulla folla, mentre il grosso dei manifestanti si è tenuto a distanza (manifestando anche forte disappunto per i disordini). La polizia ha reagito con cariche per disperdere gli incappucciati. Una ragazza è rimasta ferita durante gli scontri.
Sono saliti a 30, al momento, gli appartenenti alle forze dell'ordine rimasti feriti negli scontri con i manifestanti pro-Palestina a Roma. Lo si apprende da fonti di polizia. Si tratta di 26 appartenenti alla polizia di stato e 4 della guardia di finanza. Quattro le persone bloccate e accompagnate in Questura. Due di queste sono state denunciate a piede libero per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Le altre due posizioni sono al vaglio. Sono invece 40 i 'Fogli di Via' nei confronti di altrettanti manifestanti provenienti da: Varese, Livorno, Campobasso, Brindisi, Napoli, Salerno, Torino, Firenze, Milano, Perugia, Modena, Catania, Bari.
È arrivata un'ambulanza, mentre molti dei presenti gridano "vergogna" alle forze dell'ordine. I manifestanti hanno fatto esplodere anche diverse bombe carta, e molti lacrimogeni lanciati dalla polizia (e talvolta rilanciati dagli incappucciati contro gli agenti) hanno reso irrespirabile l'aria.
La condanna della Meloni
"Esprimo la piena solidarietà, mia e del Governo, alle Forze dell'ordine, insultate e aggredite da sedicenti "manifestanti" che usano ogni pretesto per sfogare la loro assurda violenza". Lo dichiara la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "È intollerabile che decine di agenti vengano feriti durante una manifestazione di piazza. Ringrazio il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, il capo della Polizia e tutti gli uomini e le donne che ogni giorno lavorano per garantire la nostra sicurezza".
La testimonianza del nostro cronista, colpito da un lacrimogeno
1.600 controlli e 19 fermati
Nel corso della manifestazione sono stati presi di mira la premier Giorgia Meloni, il presidente americano Joe Biden e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. A quanto si apprende, sono state 1.600 le persone controllate finora e 19 quelle portate in questura per valutarne la posizione ai fini dell'eventuale foglio di via.
"Siamo tutti antisionisti" è il coro intonato dai manifestanti di 'Osa', di 'Potere al Popolo' e di 'Usb' una volta giunti su piazzale Ostiense. "Noi vogliamo Gaza libera", hanno cantato ancora i presenti che sventolano bandiere della Palestina con le Kefiah al collo. È stata sventolata anche una bandiera di Hezbollah.
Controlli serrati, rischio infiltrati
Da questa mattina sono in atto mirati controlli ai caselli autostradali e nelle stazioni, un dispositivo di sicurezza a cerchi concentrici sempre più stringenti attorno all'area della stazione Ostiense, così come chiesto dal neo questore di Roma, Roberto Massucci, chiamato subito a una sfida difficile. È massima l'attenzione per intercettare eventuali infiltrati violenti.
Sotto la lente nelle scorse ore anche i social, in particolare quelli riferibili ad ambienti anarchici e collettivi universitari. "Esiste un divieto e va fatto rispettare", aveva spiegato il questore nel corso di un incontro di presentazione alla stampa. L'Unione democratica arabo-palestinese e i Giovani palestinesi avevano confermato sui social l'appuntamento di sabato alle 14 a Piramide anche dopo il pronunciamento del Tar che ha rigettato il loro ricorso.