L’ultimo ponte di Arnhem vanificò "Market Garden" di Montgomery

Marco Patricelli
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AGI - Il pokerissimo era l’unico punto che permetteva nell’autunno del 1944 di sbancare il tavolo con le sorti della guerra. Cinque ponti da conquistare in Olanda, e non uno di meno, sui fiumi Mosa, Waal e Reno, per aggirare la Linea Sigfrido e minacciare Berlino. La storia insegna che non bastò infatti il poker in mano al Maresciallo Bernard Law Montgomery, perché ad Arnhem fallì “Market Garden”, la più grande operazione aviotrasportata della storia avviata il 17 settembre 1944 e destinata a chiudersi dieci giorni dopo, senza poter entrare in Germania e farla finita con Hitler e quel conflitto entro la fine dell’anno. Già alla fine del 1943 Montgomery non aveva saputo approfittare della vittoria nella battaglia del Sangro per spezzare la Linea Gustav e mettere in crisi l’esercito di Kesselring, dandogli il tempo per le contromosse e di logorare una divisione canadese e una neozelandese a Ortona e Orsogna.

Un piano velleitario con l’impiego di 40.000 paracadutisti

I tedeschi avevano previsto l’attacco e reagirono vigorosamente

Il cronoprogramma salta quasi subito. I ritardi fatali

Il coraggio non basta per vincere la battaglia decisiva

I tedeschi si attendevano che la brigata polacca del general Sosabowski, finalmente trasportata in Olanda, corresse in aiuto agli inglesi ad Arnhem, mentre invece con scelta poco comprensibile erano stati mandati di supporto agli assediati nella sacca di Oosterbeek, attraversando il Reno. I tedeschi resistevano tenacemente a Eindhoven, ma tra il 22 e il 23 settembre era evidente che l’Operazione Market Garden era avviata al fallimento, proprio per l’impossibilità di conquistare il quinto ponte, quello sul Reno. Il pokerissimo era diventato un bluff e Montgomery era stato servito.

Un tentativo pagato a carissimo prezzo

Durante la notte del 25 circa 2.400 inglesi e polacchi, stremati, riuscivano ad abbandonare la sponda settentrionale del fiume per riguadagnare le proprie linee grazie all’Operazione Berlino che riusciva a garantire un corridoio di sicurezza al riparo da Wehrmacht e SS. I tedeschi erano riusciti a tenere e a chiudere la porta della Germania. Gli Alleati avevano perso tra 17 e 20mila uomini tra caduti, feriti e prigionieri. Le vittime civili olandesi erano ancora di più. I tedeschi avevano pagato con 7.000 perdite. Montgomery non aveva festeggiato il Natale a Roma nel 1943 così come non festeggiò quello del 1944 a Berlino. L’Olanda sarà liberata solo il 5 maggio 1945. Il ponte che non venne preso ad Arnhem sarà distrutto nel corso della guerra; ricostruito nel 1948 sarà intitolato al colonnello John Frost.

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