AGI - Tra gli abbaglianti splendori e le oscure miserie della Siviglia del 1580, la strana coppia formata da una prostituta da bordello ed una carmelitana scalza indaga su uno sconvolgente, e scenografico, delitto che rischia di bloccare la partenza per il Nuovo Mondo della flotta delle Indie.
Celato dietro un titolo dal sapore vagamente hemingwayano, ecco arrivare nelle nostre librerie per Ponte alle Grazie un mix tra noir e romanzo storico che grazie a ritmo, inventiva ed accuratezza nella ricostruzione delle ambientazioni ha conquistato decine di migliaia di lettori in Spagna ed ora punta a grandi numeri anche in Italia. Postriboli, conventi, vicoli, palazzi, leggende, omicidi, intrighi, coraggio e solidarietà femminile in un romanzo scandito da capitoli brevi che mirano a non far perdere mai giri al motore e tenere sempre alta l’attenzione, perseguendo il lodevole obiettivo di non annoiare, ma al contrario sorprendere il lettore non appena possibile.
L’autrice, la sivigliana Susana Martín Gijón, è oggi una delle più apprezzate scrittrici di noir in Spagna. Giurista specializzata in relazioni internazionali e diritti umani formatasi professionalmente nel nostro Paese, si è occupata di sviluppo socioeconomico e cooperazione internazionale ed è stata Direttrice dell’Istituto giovanile dell’Estremadura e Presidente del Comitato contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza.
Nella sua carriera di scrittrice è stata finalista di premi come il Literario Felipe Trigo e La Trama/Aragón Negro. Di grande successo in patria i suoi cicli polizieschi con protagoniste Annika Kaunda e Camino Vargas. ‘1580: morte a Siviglia’ segna il suo esordio nelle librerie italiane.