AGI - Antonio Franchini, Emanuele Trevi, Michele Mari, Federica Manzon e Vanni Santoni. Questa i nomi della cinquina finalista della 62esima edizione del Premio Campiello, concorso di letteratura italiana contemporanea promosso dalla Fondazione Il Campiello Confindustria Veneto. Nel corso di una votazione nell'Aula Magna G. Galilei di Palazzo Bo, la Giuria dei Letterati ha votato tra gli 85 libri ammessi al concorso dal comitato tecnico: al primo turno Antonio Franchini con "Il fuoco che ti porti dentro" (Marsilio) ed Emanuele Trevi con "La Casa del Mago" (Ponte alle Grazie). Al secondo turno Michele Mari con "Locus Desperatus" (Giulio Einaudi editore), al terzo turno Federica Manzon con "Alma" (Giangiacomo Feltrinelli), e al quinto turno Vanni Santoni con "Dilaga ovunque" (Laterza).
È Fiammetta Palpati con 'La casa delle orfane bianchè (Laurana Editore) la vincitrice del Premio Campiello Opera Prima, riconoscimento attribuito dal 2004 a un autore al suo esordio letterario.
"Abbiamo lavorato con solidarietà e accanimento alla ricerca del meglio possibile - ha dichiarato Walter Veltroni, presidente della Giuria dei Letterati - e sono felice di averlo fatto con questa Giuria. L'ultima volta che sono stato in questa aula, l'Aula Magna del Bo di Padova, è stato in occasione del conferimento della laurea alla memoria di Giulia Cecchettin. Mai come quella volta abbiamo potuto apprezzare il valore delle parole. Se in quell'occasione fossero state usate parole di odio, come sarebbe potuto essere comprensibile, se non avessero solcato la via della comprensione e della valorizzazione della vita, probabilmente quella vicenda avrebbe potuto cambiare il linguaggio del tempo. Le parole sono importanti e anche noi qui oggi, con il Premio Campiello, celebriamo la bellezza delle parole".
Enrico Carraro, presidente della Fondazione Il Campiello Confindustria Veneto, ha voluto sottolineare che "oggi, grazie al grande lavoro di tutta la Giuria dei Letterati e del presidente Veltroni, abbiamo selezionato la cinquina finalista che si contenderà la vittoria il 21 settembre a Venezia: negli anni - ha aggiunto - il Campiello ha saputo rinnovarsi sempre, abbracciando innovazione e sostenibilità". Carraro ha inoltre posto in evidenza "l'alto livello qualitativo che contraddistingue da sempre il Campiello": ora, ha concluso, "entra nel vivo la competizione. La giuria popolare avrà l'ultima parola con un verdetto insindacabile, a dimostrazione dei valori di terzietà, indipendenza e trasparenza che da sempre ispirano il Premio Campiello".
Questo Premio, ha affermato Leopoldo Destro, presidente Confindustria Veneto Est, "è il riferimento imprescindibile per la migliore cultura letteraria italiana. Dei libri, della lettura, oggi più che mai ne avvertiamo il bisogno, in questa stagione difficile nel mondo, dove riemergono tentazioni di scontri, contrapposizioni, guerre. La cultura è un lievito che può invece rigenerare il dialogo, i valori umani e con essi la pace e la crescita delle persone e delle comunità" e, ha concluso, "siamo convinti che continuare a investire nella cultura e nell'impresa è la chiave per il nostro futuro, fattore decisivo di democrazia, e di crescita per le future generazioni".