AGI - Un Concertone, quello del 2024, caratterizzato dalla pioggia ma anche dalle performance di tanti artisti e dai messaggi letti sul palco incentrati sul lavoro, i problemi da risolvere e le necessità da attuare per un futuro più giusto, equo e sicuro. La seconda parte è iniziata con 'Bella Ciao dance', cantata a squarciagola dalle migliaia di ragazze e ragazzi che da questo pomeriggio hanno sfidato il maltempo che si è abbattuto sulla Capitale per vedere i loro beniamini esibirsi sul palco allestito al Circo Massimo. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha detto quasi 'en passant' che il prossimo anno si tornerà alla classica location a Piazza San Giovanni, per cui l'evento di quest'anno resterà unico nell'eccezionalità della cornice che fa da sfondo all'evento musicale.
Nei primi momenti dell'evento, poco dopo pranzo, sono stati registrati alcuni problemi audio. La situazione è stata presa in mano da Ermal Meta, nuovo presentatore insieme a Noemi, che ha cantato e improvvisato suonando la sua chitarra acustica, prima che la scaletta potesse prendere il via. Dopo aver fatto qualche domanda - "domani, di voi, quanti andranno a scuola?" - Meta ha deciso di usare gli strumenti a lui più usuali, quindi invoca un aiuto dal cielo, imbraccia una chitarra e comincia a suonare e a cantare 'Hallelujah' di Leonard Cohen. Poco dopo, risolti i problemi tecnici, si è partiti ufficialmente con l'esibizione della band dei Bloom capitanati da Giusy Ferreri.
Tanti poi gli artisti che si sono susseguiti sul palco. Tra i più noti Achille Lauro, Ariete, Bigmama, Coez & Frah Quintale, Colapesce e Dimartino, Cosmo, Dargen D'amico, Ditonellapiaga, Ermal Meta, Ex-Otago, La Municipal, La Rappresentante Di Lista, Mahmood, Malika Ayane, Morgan, Negramaro, Noemi, Rose Villain, Santi Francesi, Stefano Massini e Paolo Jannacci, Tananai.
'Costruiamo insieme un'Europa di pace, lavoro e giustizia sociale' è lo slogan che Cgil, Cisl e Uil hanno scelto per la Festa dei Lavoratori di quest'anno
Di seguito i momenti più importanti, live, dal Circo Massimo.
Ermal Meta sull'importanza dell'equità nell'istruzione
"Equità è garantire a tutti, ma proprio a tutti, non gli stessi strumenti, ma gli strumenti di cui ciascuno ha bisogno. In fin dei conti, non si può valutare un pesce dalla sua capacita' di arrampicarsi su un albero. L'equità nell'istruzione è essenziale per garantire un futuro in cui ogni individuo possa realizzare se stesso. Dobbiamo eliminare i pregiudizi e le barriere che limitano l'inclusione, affinché nessuno venga lasciato indietro. Perché il futuro è una promessa che dev'essere mantenuta per tutti". Lo dice Ermal Meta, conduttore del Concertone del Primo maggio, nel suo intervento sul tema dell'istruzione e dell'importanza dell'inclusione.
"Domani chi di voi andrà a scuola? E c'è qualcuno che ha smesso di andarci? Qualcuno che si sentiva escluso, che non era a suo agio? Sapete? Il mio primo mese nella scuola italiana e' stato veramente difficile - racconta - non capivo niente di quello che si diceva in classe. Non capivo i compagni, non capivo i professori".
"Mi sono dovuto impegnare tanto per recuperare, al punto da addormentarmi sui libri - dice il cantautore di origine albanese - e per fortuna mi è stata data la possibilità di mettermi al passo con gli altri. Ricordo che i professori mi parlavano piu' lentamente e mi davano il tempo di appuntarmi tutto ciò che non capivo su dei quaderni. Ecco, penso che sia stato questo, all'inizio, il significato della parola istruzione per me. Avere la possibilità di vivere una scuola inclusiva, quando il termine inclusivo nemmeno si utilizzava", spiega.
Poi aggiunge: "La parola istruzione è fortemente legata ad un'altra parola: 'uguaglianza', che significa avere tutti gli stessi diritti e le stesse opportunita'. A volte, pero', pur nell'uguaglianza siamo diversi e qualcuno può partire svantaggiato nel proprio cammino - dice ancora Ermal Meta - ed è cosi' che ci rendiamo conto che la parola uguaglianza, da sola, non è sufficiente". "È a questo punto che ci viene in soccorso un'altra bellissima parola: 'equità'' - dice ancora Meta - mentre l'uguaglianza ci mette tutti sullo stesso piano, l’equità si muove dalla diversità di ciascuno, per offrirgli ciò di cui ha bisogno per realizzare se' stesso, perché tutti devono poter guardare l'orizzonte del proprio futuro in egual modo". Quindi l'affondo politico: "Equita' e' un bambino che non e' costretto a studiare in un'altra classe a causa della sua disabilità. Equità - prosegue - è valutare il rendimento dei ragazzi in base al loro impegno, ognuno secondo le proprie possibilità".
Goodall: "Credete nel vostro futuro"
"Vorrei condividere con voi il fatto che gli scimpanzé si avvicinano agli altri quando vanno a letto facendo questo rumore (imita il suono degli scimpanzé, ndr). Mi sono innamorata di Tarzan ed ero gelosa che ha sposato la Jane sbagliata. E ho deciso che sarei andata in Africa. Sono stata la prima persona a cercare di imparare come si comportavano e ho scoperto che sono simili a noi". Lo dice, ospite del Concertone del Primo maggio di Roma, Jane Goodall, etologa, antropologa e scrittrice britannica nota in tutto il mondo per i suoi studi sugli scimpanzé e per il suo impegno ambientale. Con un pupazzo con le sembianze di una scimmia in mano, la novantenne racconta che 50 anni fa ha lasciato l'Africa perché incontrava "dei giovani che non avevano più speranza perché noi adulti avevamo compromesso il loro futuro. Voi qui davanti dovete credere nel vostro futuro - spiega - non è vero che non potete fare nulla. Per questo ho avviato un programma 'Radici e Germogli', per aiutare persone, ambiente o animali", conclude.
Il discorso di Noemi per le donne
"Il 1 maggio dev'essere fino in fondo la festa delle lavoratrici e dei lavoratori. Per il lavoro, per la giustizia sociale e contro la violenza sulle donne. Sempre!". Cosi' Noemi nel suo intervento al Concertone sulla parita' di genere. Un intervento appassionato aperto con la foto di Claudia Goldin che, spiega la cantante-conduttrice, "è stata la prima donna a vincere il Premio Nobel per lo studio sul lavoro femminile. Si è chiesta - spiega Noemi - perché le donne vengono pagate peggio di un uomo?". "In Italia - dice Noemi - una donna su 5 lascia il lavoro dopo aver avuto un figlio. Eppure in Italia le donne si laureano di più e con voti più alti. In Italia si continua a dire che dovremmo fare più figlie e figli, eppure non si fa abbastanza per rendere conciliabili lavoro e maternità. Perché - prosegue Noemi - non lavorare o guadagnare troppo poco rende le donne vulnerabili. Solo con l'autonomia e l'indipendenza economica le donne si possono difendere da soprusi, ricatti e da uomini violenti".
"Quando le donne si ribellano e si rivolgono al centro antiviolenza il rischio è che si ritrovino senza soldi, senza un lavoro adeguati e con dei bambini da mantenere. Ecco perché per molte è così difficile denunciare e venire fuori da situazioni familiari di violenza domestica - aggiunge Noemi - per cui l'indipendenza economica delle donne e' l'unico modo per uscire da situazioni familiari violente e ritornare a vivere"
La solidarietà al rapper Toomaj
Dal Concertone di Roma del Primo Maggio un messaggio al governo iraniano. "Facciamo un grande no tutti insieme", l'appello di Ermal Meta dal palco, per il rapper iraniano Toomaj Salehi condannato a morte perché, spiega Noemi, "si è espresso in difesa delle donne". Gli organizzatori mantengono cosi' l'impegno perso in conferenza stampa.
Trans Elisa, non tradire mai tua pelle
"Io con la mia pelle ho sempre avuto un pessimo rapporto. Sono cresciuta in una società che non mi ha mai detto che potevo essere trans e poi, quando ho scoperto che era possibile, mi ha fatta sentire sbagliata, da guarire e obbligata ad aderire a determinati standard per essere accettata". Con un intervento intenso e molto forte la trans Elisa Calaseggio ha parlato al Concertone del Primo maggio di Roma prima che i suoi amici Ex Otago cantassero 'La nostra pelle'. Il tema delle persone trans interessa in maniera particolare la Festa dei lavoratori proprio perché sono le più penalizzate.
"Noi persone trans siamo state anche bambini trans che non hanno avuto gli strumenti per comprendersi e le parole per raccontarsi se non quelle stigmatizzanti - ha detto Elisa - secondo alcune ricerche le persone trans sono le persone con un tasso di disoccupazione doppio rispetto a quelle cis, un dato che si aggiunge ai costi proibitivi per accedere al percorso di transizione considerato un capriccio". Quindi ha voluto ricordare Cloe Bianco, "donna trans, insegnante sollevata dal suo incarico dopo il suo coming out. Cloe ha subito discriminazioni e marginalizzazione fino a togliersi la vita dandosi fuoco", ha detto ricordando la tragica fine della professoressa transgender originaria di Marcon, provincia di Venezia, che a giugno, a 58 anni, è morta suicida, carbonizzata nel suo camper, che utilizzava come abitazione.
"La nostra pelle, come quella di chiunque altro, ha un valore inestimabile e la nostra esistenza è rivoluzione. Qualunque pelle abiti - ha concluso - tu non tradirti mai"
BigMama, sbagliare è umano fallire è prezioso
"Ragazzi, sbagliare è umano, fallire è prezioso. Sara' l'ambizione a muovere il mondo. Credere nei propri sogni salva". Lo ha detto BigMama dal palco del concertone del 1 maggio al Circo Massimo rivolgendosi ai giovani presenti sotto la pioggia che continua a cadere incessantemente.
"Non mollare, non ti arrendere, devi farcela a tutti i costi... siamo bombardati da questi messaggi - ha sottolineato la cantante nella sua veste di conduttrice del Concertone - messaggi che ci portano a pensare che i voti debbano essere sempre alti. Siamo figli di questa generazione che ha paura di non farcela. Sbagliare non è mai qualcosa di umano, la media deve essere altissima. E ogni volta l'errore è rosso e si trasforma in imbarazzo. Ma il fallimento è qualcosa di prezioso, ti fa ragionare" anche "per avere la forza interiore che è fondamentale - ha proseguito - per andarti a prendere quello che ti spetta. Io lo chiamo desiderio di rivalsa. Sapete quante volte ho fatto concerti e sotto il palco c'erano 15 persone, quante volte ho perso e quante altre volte succederà, anche se speriamo di no".
"La passione per la musica è più forte di tutti questi giudizi e questo mi ha dato la spinta per continuare"
Leo Gassmann canta a torso nudo con bandiera pace
A torso nudo e con la bandiera della pace in mano. Incurante della pioggia che continua a cadere sul Concertone del 1 maggio a Roma, ha cantato cosi' Leo Gassmann sul palco al Circo Massimo. Lui e tutti i componenti della band si sono esibiti a torso nudo e indossando sulla testa dei berretti colorati con le facce dei Pokemon. A sorpresa, durante l'esibizione, Leo Gassmann ha fatto entrare sul palco la madre, l'attrice Sabrina Knaflitz, anche lei buffo berretto colorato sul capo, ha ballato insieme al figlio. Gassmann prima di cantare aveva lanciato l'appello: "Combattiamo per i diritti dei lavoratori e per la pace, sempre". Al termine dell'esibizione ha urlato "Viva la pace!"
Piotta: "È sempre magico"
"Da artista, non avendo mai calcato il palco del Circo Massimo per me è un valore aggiunto anche se a Roma non sbagli mai ed è sempre magico. Lo dice all'Agi il cantautore e rapper Tommaso Zanello in arte Piotta dopo essersi esibito sul palco del Concertone del Primo maggio. "Calcolando la quantità di persone in più arrivate ad ascoltare e a vivere il Primo maggio vista anche l'anagrafica molto bassa, cioè ragazzi giovani - spiega - tentare di ribadire argomenti come questo anche se con discorsi più d'intrattenimento, instillare il dubbio di una visione differenti della vita, di dove si va e di come ci si sta andando con tematiche importanti come questa del lavoro e della tutela del lavoro - conclude - spero che li aiuteranno e continueranno a interessarsene".
Giusy Ferreri e i Bloom, qualcosa è andato storto
"Orgogliosissimi di aver portato live il primo brano che andrà a comporre l'album. Purtroppo con il temporale che c'è stato qualcosa è andato storto" Così Giusy Ferreri vocalist dei Bloom dietro al palco del Concertone. Il gruppo ha dato inizio alla maratona musicale dopo diversi problemi di audio che hanno costretto gli organizzatori a una pausa.
Il ricordo di Ernesto Assante "ci manca"
Al Concertone del 1 maggio al Circo Massimo si ricorda Ernesto Assante che "ci ha lasciato troppo presto e ci manca". Il giornalista e critico musicale è scomparso il 26 febbraio scorso a 66 anni a causa di un ictus. A ricordare il giornalista Assante, mentre sul maxi schermo c’è la sua foto sorridente, è stato il direttore artistico del Concertone, Massimo Bonelli.